#Venezia76: Tutti i film della Mostra del Cinema di Venezia
La Mostra del Cinema di Venezia inizia il prossimo 28 Agosto. Ecco il programma di #Venezia76: dall'attesissimo Joker di Todd Philips al controverso J'accuse di Roman Polanski.
Cominciamo subito da una grande conferma: Joker di Todd Philipps, con JoaquinPhoenix sarà effettivamente a Venezia 76. Ma la vera sorpresa è che non si tratta di un evento speciale, programmato nella sezione Fuori Concorso. Come difficilmente accade per le grandi produzioni hollywoodiane, il film dedicato al più celebre villain di sempre è ufficialmente in corsa per il Leone D’oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Lo stesso vale per un altro film fortemente atteso. Anche Ad Astra di James Gray, che vede BradPitt impegnato in una missione aerospaziale verso il pianeta Nettuno, è ufficialmente in concorso a Venezia 76.
La lista dei film in competizione si fa così quantomai eclettica ed eterogenea, abbracciando tutte le anime del cinema: dall’intrattenimento puro alle opere più sperimentali e di ricerca.
Un altro film americano che promette grandi sorprese è Marriage Story di Noah Baumach, conScarlett Johansson e Adam Driver. Ma Venezia 76 segna anche il ritorno in grande stile di Steven Sodebergh con The Laudromat: film dominato da una sublime Meryl Streep.
Ecco tutti i titoli selezionati per il Concorso ufficiale di Venezia 76:
La vérité di Hirokazu Kore’eda
The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour
About Endlessness di Roy Andersson
Wasp Network di Olivier Assayas
Marriage Story di Noah Baumbach
Guest of Honor di Atom Egoyan
Ad Astra di James Gray
A Herdade di Tiago Guedes
Gloria mundi di Robert Guédiguian
Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra
Ema di Pablo Larrín
Saturday Fiction di Lou Ye
Martin Eden di Pietro Marcello
La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
The Painted Bird di Václav Marhoul
Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone
Babyteeth di Shannon Murphy
Joker di Todd Phillips
J’Accuse di Roman Polanski
Oltre la soglia degli 80 anni, dopo una serie surreale di controversie giudiziarie, Roman Polanski torna così in concorso a Venezia 76 con un film dedicato allo scandalo Dreyfuss, interpretato da Louis Garrel e Jean Dujardin. Grande delusione invece per The Irishman di Martin Scorsese. Una serie di problemi in post-produzione, legati in particolare al lavoro di CGI per il ringiovanimento degli attori, hanno obbligato Scorsese a posticipare la data di uscita del film, rendendo impossibile la sua anteprima a Venezia 76.
Venezia 76 è pronta a sorprenderci anche con una serie di eventi Fuori Concorso. Tra questi, avremo modo di vedere in anteprima le prime due puntate di Zero Zero Zero di Stefano Sollima, serie tratta dalla celebre indagine di Roberto Saviano sul mercato internazionale della cocaina, e The New Pope di Paolo Sorrentino.
Fuori concorso anche Vivere di Francesca Archibugi e Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores.
E se avete amatoClimax di Gaspar Noé, a Venezia 76 troveremo anche l’anteprima della nuova folle sperimentazione del regista francese, Irreversible, Inversion Integral. Ovvero: una rilettura di Irreversible, montato questa volta in senso cronologico, che rivela dettagli ancora più disturbanti.
Ultimo ma non ultimo: in anteprima a Venezia 76 potremo assistere anche al film-concerto Us + Them, proiettato in presenza di Roger Waters, pronto a rispondere alle domande del pubblico.
Ecco l’elenco completo di tutti i film divisi in categorie per Venezia 76:
FILM D’APERTURA “The Truth,” Hirokazu Kore-eda (in competition) FILM DI CHIUSURA “The Burnt Orange Heresy,” Giuseppe Capotondi (out of competition)
CONCORSO “The Perfect Candidate,” Haifaa Al-Mansour “About Endlessness,” Roy Andersson “Wasp Network,” Olivier Assayas “Marriage Story,” Noah Baumbach “Guest of Honor, Atom Egoyan “Ad Astra,” James Gray “A Herdade,” Tiago Guedes “Gloria Mundi,” Robert Guediguian “Waiting for the Barbarians,” Ciro Guerra “Ema,” Pablo Larrain “Saturday Fiction,” Lou Ye “Martin Eden,” Pietro Marcello “The Mafia Is No Longer What It Used to Be,” Franco Maresco “The Painted Bird,” Vaclav Marhoul “The Mayor of the Rione Sanità,” Mario Martone “Babyteeth,” Shannon Murphy “Joker,” Todd Phillips “An Officer and a Spy,” Roman Polanski “The Laundromat,” Steven Soderbergh “No. 7 Cherry Lane,” Yonfan
FUORI CONCORSO – Fiction “Seberg,” Benedict Andrews “Vivere,” Francesca Archibugi “Mosul,” Matthew Michael Carnahan “Adults in the Room,” Costa-Gavras “The King,” David Michod “Tutto Il Mio Folle Amore,” Gabriele SalvatoresFUORI CONCORSO – Non Fiction “Woman,” Yann Arthus-Bertrand, Anastasia Mikova “Roger Waters Us + Them,” Sean Evans, Roger Waters “I Diari Di Angela – Noi Due Cineasti. Capitolo Secondo,” Yervant Gianikian “Citizen K,” Alex Gibney “Citizen Rosi,” Didi Gnocchi, Carolina Rosi “The Kingmaker,” Lauren Greenfield “State Funeral,” Sergei Loznitsa “Collective,” Alexander Nanau “45 Seconds of Laughter,” Tim Robbins
FUORI CONCORSO – PROIEZIONI SPECIALI “No One left Behind,” Guillermo Arriaga “Il Pianeta in Mare,” Andrea Segre “Electric Swan,” Konstantina Kotzamani “Irreversible,” Gaspar Noe” “Zerozerozero,” Stefano Sollima “The New Pope,” Paolo Sorrentino “Never Just a Dream: Stanley Kubrick and Eyes Wide Shut,” Matt Wells “Eyes Wide Shut,” Stanley Kubrick
ORIZZONTI “Zumiriki,” Osker Alegria “Blanco En Blanco,” Theo Court “Mes Jours De Gloire,” Antoine De Bary “Pelican Blood,” Katrin Gebbe “Un Fils,” Mehdi M Barsaouli “Nevia,” Nunzia De Stefano “Moffie,” Oliver Hermanus “Hava, Maryam, Ayesha,” Sahraa Karimi “Rialto,” Peter Mackie Burns “The Criminal Man,” Dmitry Mamuliya “Revenir,” Jessica Palud “Giants Being Lonely,” Grear Patterson “Verdict,” Raymund Ribay Gutierrez “Balloon,” Pema Tseden “Just 6.5,” Saeed Roustaee “Shadow of Water,” Sasidharan Sanal Kumar “Sole,” Carlo Sironi “Madre,” Rodrigo Sorogoyen “Atlantis,” Valentyn Vasyanovych
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA “Jeedar El Sot / All This Victory” di Ahmad Ghossein (Libano, Francia, Qatar) ”Partenonas / Parthenon2 di Mantas Kvedaravičius (Lituania, Ucraina, Francia) “El Principe / The Prince” di Sebastian Muñoz (Cile, Argentina, Belgio) “Psykosia / Psychosia” di Marie Grahtø (Danimarca, Finlandia) “Rare Beasts” di Billie Piper (Regno Unito) “Sayidat Al Bahr / Scales” di Shahad Ameen (Emirati Arabi Uniti, Iraq, Arabia Saudita) “Tony Driver” di Ascanio Petrini (Italia, Messico) Film d’apertura Bombay Rose di Gitanjali Rao (Regno Unito, India, Francia) Film di chiusura Sanctorum di Joshua Gil (Messico, Qatar, Repubblica Dominicana)
GIORNATE DEGLI AUTORI “Seules Les Bêtes,” Dominik Moll “La llorona,” Jayro Bustamante “They Say Nothing Stays the Same,” Joe Odagiri “Un Monde Plus Grand,” Fabienne Berthaud “Corpus Christi,” Jan Komasa “Beware Of Children,” Dag Johan Haugerud “Un Divan à Tunis,” Manele Labidi “The Long Walk,” Mattie Do “Lingua Franca,” Isabel Sandoval “5 è Il Numero Perfetto,” Igort “Les Chevaux Voyageurs,” Bartabas “Mio Fratello Rincorre I Dinosauri,” Stefano Cipani
SCONFINI
“Unposted,” Elisa Amoruso “The Scarecrows,” Nouri Bouzid “Once More Unto the Breach,” Federico Ferrone, Michele Manzolini “Effetto Domino, Alessandro Rossetto
RESTAURI “The Incredible Shrinking Man,” Jack Arnold (1957) “The Grim Reaper,” Bernardo Bertolucci (1962) “The Spider’s Stratagem,” Bernardo Bertolucci (1970) “The Criminal Life of Archibaldo del la Cruz,” Luis Buñuel (1955( “The Crossing of the Rhine,” “Andre Cayatte (1960) “Maria Zef,” Vittorio Cottafavi (1981) “Crash,” David Cronenberg (1996) “Francesca,” Manoel de Oliveira (1981) “The House is Black,” Forough Farrokhzad (1962) “The White Sheik,” Federico Fellini (1952) “Current,” Istvan Gaal (1963) “The Hills of Marlik,” Ebrahim Golestan (1964) “Death of a Bureaucrat,” Tomas Gutierrez Alea (1966) “Out of the Blue,” Dennis Hopper (1980) “Ecstacy,” Gustav Machaty (1932) “Mauri,” Merata Mita (1988) “Pigeon Shoot,” Giuliano Montaldo (1961) “New York, New York,” Martin Scorsese (1977) “The Red Snowball Tree,” Vasiliy Shukshin (1973) “Way of a Gaucho,” Jacques Tourneur (1952)
Venice College Cinema “The End of Love,” Keren Ben Rafael “Lessons of Love,” Chiara Campara “This is Not a Burial, It’s a Resurrection,” Jeremiah Lemonhang Mosese