I procuratori dello Stato del Massachussets hanno lasciato cadere le accuse nei confronti dell’attore Kevin Spacey, nell’occhio del ciclone da moltissimo tempo. I fatti risalgono al 2016, quando l’attore fu accusato di molestie sessuali da un ragazzo, William Little, che faceva il cameriere in un bar di Nuntucket. Fatale, per il giovane, il volersi appellare al quinto emendamento (quello che non consente di testimoniare contro se stessi) in merito alla mancata consegna del cellulare con le prove incriminate. Già da tempo, gli avvocati difensori di Kevin Spacey, avevano chiesto che venisse dato il cellulare con lo scambio di messaggi completo giacché privo di alcune chat. La mancata consegna con l’annesso appellarsi al quinto emendamento ha fatto sì che i procuratori lasciassero cadere le accuse.
Kevin Spacey si era sempre dichiarato non colpevole, coerentemente con quanto sostenuto dalla difesa, ossia che l’accusatore non era credibile. Secondo Little, l’attore avrebbe accettato di comprare degli alcolici all’allora minorenne cameriere per poi accompagnarlo a casa. Proprio nel tragitto si sarebbero svolte le presunte molestie, documentate dallo smartphone di William Little. Tuttavia, queste prove non sono mai arrivate né alla difesa né tanto meno alla Corte. Tanto è bastato per far perdere ogni forma di credibilità al giovane accusatore. L’attore protagonista di House Of Cards è dunque un cittadino innocente. E adesso avrà qualche sassolino da levarsi sicuramente vista la damnatio memoriae che l’ha coinvolto, oltre allo scandalo. Basterebbe citare il caso Tutti i Soldi Del Mondo o ancora dello stesso House Of Cards.