Breaking Bad: nessuna informazione sul film, Bryan Cranston spiega su Instagram i suoi post

Una geniale trovata pubblicitaria che ha fatto breccia nel cuore di milioni di fan della serie Breaking Bad.

Bryan Cranston aaron paul reunion instagram
Aaron Paul e Bryan Cranston
Condividi l'articolo

La bolla sul possibile film o segue di Breaking Bad è scoppiata come quando Jeff Bridges ci aveva fatto sperare in un sequel di Il Grande Lebowski. Tutta una messa in scena pubblicitaria. Sorte analoga anche per i due protagonisti di Breaking Bad, Bryan Cranston e Aaron Paul. Attraverso il social network Instagram, i due avevano iniziato a postare una serie di foto pressoché identiche con tanto di data per un annuncio sensazionale. Ebbene, ci siamo cascati tutti. Ancora una volta. Speravamo in novità sul fronte film sequel di Breaking Bad ma poi si è scoperto il misterioso arcano: pubblicità. Semplice, mera pubblicità.

O meglio, il lancio del nuovo brand che hanno fondato insieme. Un tipo di Mezcal, alcolico a base di agave, che vedrà apposta l’etichetta Dos Hombres. Tradotto dallo spagnolo “Due Uomini”, a simboleggiare proprio Bryan Cranston ed Aaron Paul. Un’amicizia nata sul set e continuata anche fuori. Breaking Bad non ha segnato solamente i fan ma anche gli attori, da quanto sembra. Comunque sia, il mistero sulla serie di post fatti dai due è stato svelato da una lunga spiegazione sul profilo Instagram di Bryan Cranston, in cui ci viene raccontato come nacque l’idea di fare un Mezcal artigianale.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Bryan Cranston (@bryancranston) in data:

La delusione per le mancate informazioni passerà presto. Rimaniamo comunque in attesa di avere altre notizie sul futuro film di Breaking Bad. Sappiamo che si farà, non sappiamo né come né quando. E questa a dir poco geniale trovata di marketing, ci ha fatto drizzare le antenne e scendere anche qualche lacrimuccia, tra speranza prima e delusione poi. Non ci resta che aspettare altre novità sul fronte Breaking Bad. Sperando che non ci siano più altre trovate di marketing di questo genere.

LEGGI ANCHE:  Bryan Cranston contro Cancel Culture: "Società sempre meno tollerante"