10 Thriller psicologici da non perdere

Abbiamo selezionato per voi 10 grandi thriller psicologici che forse non avete visto e che vale la pena recuperare

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Quello del thriller è uno dei generi più seguiti e apprezzati dal pubblico. I ritmi veloci, la suspense e i colpi di scena che lo caratterizzano, riescono a tenere lo spettatore incollato allo schermo, in uno stato di tensione che, nei casi migliori, è reale e tangibile. Quando a questi elementi si aggiunge l’indagine psicologica dei personaggi, l’effetto di tensione provocato nello spettatore è ancora più realistico. È questo il caso dei thriller psicologici, sottocategoria del genere, con delle peculiarità ben precise rispetto ai thriller classici.

Nei thriller psicologici, non è ciò che succede nella realtà ad avere importanza, ma tutto ciò che ha luogo all’interno della mente dei personaggi (e di conseguenza dello spettatore). Spesso lo stato mentale dei personaggi è messo a dura prova dagli avvenimenti, da altri personaggi o addirittura da un disturbo mentale. È comprensibile dunque, che il genere si adatti ad accogliere un gran numero di trame e argomenti, quasi sempre complesse e articolate, che costringono lo spettatore a interrogarsi su ciò che accade, in preda a un mix di emozioni, paure e dubbi che, quando si verifica, garantisce al film un grandioso successo.

Ecco 10 grandi thriller psicologici che forse non hai visto e che vale la pena recuperare:

3. Old Boy (2003)

Thriller psicologici

Questo film di Park Chan-wook, appare come la classica storia di vendetta. Il protagonista Dae-su – Choi Min-sik -, arrestato dalla polizia in stato di ubriachezza, viene rapito ed imprigionato per 15 anni senza un motivo apparente. Dalla TV posta nella sua cella, scopre dell’uccisione della moglie, della quale viene peraltro accusato. Giura dunque di vendicarsi, ma è lui stesso ad essere oggetto della vendetta di un tale. Dietro ai virtuosismi della messa in scena, il regista fa riflettere sull’inutilità della vendetta, che riduce gli uomini in bestie e non porta a nulla. La rappresentazione di questo sentimento nel film, è tale che un maestro di vendetta come Tarantino l’ha definito: «Il film di vendetta che avrei voluto girare io».