Nelle ultime settimane è tornato alla ribalta il fenomeno UFO. Tra articoli del New York Times, testimonianze della Marina e incredulità, abbiamo deciso di fare un riassunto di ciò che sta accadendo, soprattutto perché non abbiamo i soldi per andare al cinema e ci annoiamo.
Sapete benissimo, care scimmiette, quanto ci piaccia esplorare la realtà alla ricerca di storie assurde che superino di gran lunga la fantasia cinematografica. Oggi, vogliamo analizzare una situazione creatasi nelle ultime settimane. Analizzare è una parola grossa, non siamo esperti del settore, pertanto ci limiteremo a darvi un quadro generale della vicenda. Inoltre, perché chi scrive non può parlare, nel ’73 ha avuto un incontro ravvicinato del quarto tipo con dei presunti alieni e da allora ha una sonda su per il c…quindi si limiterà a dirvi ciò che tutti sanno. Fate un favore a chi scrive, leggetelo come se stesse parlando una “gola profonda”, dissimulate la voce, altrimenti lo scoprono e noi a scrivere ste cazzate non ci possiamo mettere più nessuno.
Iniziamo! Alcune settimane fa due articoli, rispettivamente del Washington Post e del New York Times, hanno attirato l’attenzione di molti appassionati della “mitologia UFO” (o UAP, o UAV, o AAP, o AAV, OVNI fate un po’ come ve pare). E a noi non può far altro che piacere, poiché è sempre bello ogni tanto non pagare il biglietto e godersi comunque uno spettacolo degno di questo nome.
Tutto è inziato con una presunta ammissione del Pentagono riguardo l’esistenza degli oggetti volanti non identificati e la consegunte ammissione dell’esistenza di un centro di ricerca legato al fenomeno (presubilmente lo avrebbe ammesso sia nel 2017 che ora). Le rivelazioni, riportate lo scorso 23 maggio, da un portavoce del dipartimento della difesa al New York Post hanno subito fatto drizzare le antenne degli appassionati. Queste le dichiarazioni:
La Difesa è preoccupata di identificare tutti gli aeromobili nel nostro ambito operativo, nonché di identificare qualsiasi funzionalità straniera che possa rappresentare una minaccia per la patria. E continuerà ad indagare attraverso le normali procedure le segnalazioni di aeromobili non identificati rilevati dall’aviazione militare americana al fine di garantire la difesa della patria e la protezione contro il fattore sorpresa da parte dei nostri avversari.
Tale piano difensivo è attuato grazie agli studi di una organizzazione governativa: Advanced Aerospace Threat Identification Program (Aatip). Dichiarato chiuso nel 2012, la conferma della sua operatività ha lasciato increduli molti cittadini del mondo. Ammettiamo che non ci abbiamo capito niente, c’è chi grida alla bufala e attribuisce la sensazionalità della notizia ad un fraintendimento delle sigle, e chi, invece, grida al miracolo preso da convulsioni e improvviso misticismo. Infatti, Christopher Sherwood, questo il nome del portavoce della difesa, ha semplicemente parlato di oggetti volanti sconosciuti, il cui acronimo è diventato talmente sinonomo di alieni da non far capire che potremmo trovarci dinanzi ad una attività terrestre, contribuendo alla confusione del pubblico e facilitando le fake news. Pertanto, il portavoce sembra abbia semplicemente rivelato un classico progetto militare atto ad evitare ingerenze estere tramite nuovi tipi di aerei. Per altri, invece, la rivelazione ha dell’incredibile. Per il giornalista Nick Pope si tratta di una “rivelazione bomba”; mentre John Greenewald Jr, titolare del sito The Black Vault che raccoglie documenti governativi declassificati, ha dichiarato: Sono scioccato che lo abbiano ammesso in questo modo, e il motivo è che hanno fatto di tutto in passato per non farlo, per questo penso che sia una dichiarazione piuttosto potente. Anche scienziati italiani hanno commentato la notizia, tra tutti spicca Stefano Innocenti, Centro Italiano studi ufologici, che ha etichettato il tutto come un deplorevole lavoro di pessimi giornalisti presunti ufologi, che hanno colto l’occasione a volo di distorcere le dichiarazioni del Pentagono per accapparrarsi qualche click in più. Vedete? Perché andare al cinema a guardare un film di Nolan se si può stare confusi e storditi anche dal divano della propria casa?
La situazione si è fatta, poi, ancora più calda dopo l’uscita degli articoli sopracitati. In particolare, a colpire l’opinione pubblica, americana soprattutto, è stato l’articolo di fine maggio del New York Times: ‘Wow, What Is That?’ Navy Pilots Report Unexplained Flying Objects. Nell’articolo si riportano alcune testimonianze, con immagini annesse, di alcuni piloti della marina militare che sostengono di aver visto ripetutamente, tra il 2014 e il 2015, degli oggetti volanti non identificati. I piloti affermano di credere alla natura non terrestre dei velivoli, poiché non sottostanti alle leggi della fisica. “Qualcosa che va oltre i limiti fisici di un equipaggio umano“ hanno riferito i militari testimoni. Niente di nuovo sotto al sole ci verrebbe da dire, visto che fin dai tempi della seconda guerra mondiale i piloti hanno riportato di essersi imbattuti in questi oggetti, i cosiddetti Foo Fighter. Per fare ulteriore chiarezza, i giornalisti del New York Times hanno contattato Leon Golub, un astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics che ha subito tacciato le testimonianze come esagerate, smentendo la natura extraterrestre dei fenomeni UFO e dando la colpa ad un malfunzionamento delle strumentazioni degli aerei guidati dai piloti.
Data la divergenza di opinioni, fatevi un’idea da soli attraverso il video portato dai piloti testimoni e diffuso dal NYT.
Dopo questi articoli, la confusione in merito alla questione UFO è cresciuta a dismisura e a quanto pare anche gli avvistamenti, tanto da dover spingere il governo americano a dettare nuove linee guida per denunciare i fenomeni aerei inspiegabili.
Le ultime testimonianze dei piloti hanno spinto la Marina e l’USAF “a prendere molto sul serio queste relazioni e indagano su ogni singolo rapporto”. Tale attenzione si è concretizzata in quello che vi dicevamo qualche riga sopra: nuove linee guida per le segnalazioni da parte dei piloti. Oltre al comparto militare, anche i politici — come riportato da Open, sito d’informazione fondato da Enrico Mentana — sono stati destati dalle sconcertanti e confuse notizie delle ultime settimane. Un gruppo di senatori, tra cui il vicepresidente del comitato di Intelligence del Senato, sembra abbia ricevuto altre testimonianze simili, questa volta, però, sono state secretate.
Il senatore vuole delle risposte perché i piloti hanno segnalato dei pericoli che potrebbero interferire con i loro allenamenti o metterli in pericolo: non importa se siano palloni meteorologici o altro. Non possiamo chiedere ai nostri piloti di mettere a rischio le loro vite senza motivo.
Sembra o no una dichiarazione di un senatore interpretato, che so, da Bill Pullman in un film di fantascienza degli anni’90? Immaginatelo con un sigaro in bocca che dice “nessuno metterà a rischio la salute dei nostri giovani soldati americani” con annessa aquila di mare testabianca che gli vola sulla spalla.
Ancora più assurdo che la reazione più pacata venga da quel vulcano emotivo che è Donald Trump, che ha dichiarato, dopo un breve incontro sull’argomento con gli addetti ai lavori: Le persone dicono che stanno avvistando Ufo. Se ci credo? Non molto.
Ricapitolando: la dichiarazione del Pentagono è stata fraintesa, le testimonianze dei piloti su UFO e simili hanno diviso la comunità scientifica, i politici si sono detti interessati a discuterne, la Marina ha dichiarato che approfondirà ma che non crede che la Terra sia attraversata dagli Ufo. E a chi scrive, prude il sedere…