Il successo di Soldi non si ferma con Sanremo e l’Eurovision Song Contest
“Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic”. Queste la parole del vicepremier italiano, Lugi Di Maio, sulla vittoria di Soldi al Festival di Sanremo. Le polemiche erano legate al fatto che il televoto aveva mostrato una netta preferenza per la canzone di Ultimo, ma la giuria aveva poi ribaltato il verdetto. Le considerazioni del capo politico del M5S non erano legate alla musica, ma cercavano di convincere che Sanremo fosse lo specchio del paese nel mostrare la distanza tra popolo (quei pochi italiani che spendono 51 centesimi per il televoto) e élite (la giuria di qualità del Festival).
Il successo di Soldi
Quattro mesi dopo Sanremo, Soldi di Mahmood è diventata la canzone italiana più ascoltata di sempre nell’era dello streaming. Su Spotify, la più popolare piattaforma di streaming, ha oltre 81 milioni di ascolti e dopo l’Eurovision Song Contest era anche entrata nella classifica Global. Il video su Youtube, diretto da Attilio Cusani ha oltre 100 milioni di visualizzazioni. Nonostante sia un brano giovane – uscito a febbraio – ha già lo status di classico, con diverse versioni ufficiali. Quella con la strofa di Gué Pequeno, presentata la sera dei duetti di Sanremo e contenuta in Gioventù Bruciata. Quelle con i featuring internazionali di Isac Eliot e Maikel Delacalle. Il remix house dei Vigiland.