Sono le 4 del mattino e in piazza Cosimato (Roma), hanno luogo le proiezioni del Cinema America, conosciuto anche come il Piccolo America dopo l’intervento di salvataggio di un gruppo di alcuni giovani volenterosi.
L’iniziativa, per chi non lo sapesse, fa riferimento alla scampata demolizione del Cinema di Trastevere ad opera di questi volontari, i quali decidono di portare i colori bordeaux delle storiche sale del locale, anche negli spazi aperti di Roma dove eventi e soprattutto, proiezioni, arricchiscono gratuitamente le opzioni di intrattenimento fruibili dai locali.
Nonostante il lodevole progetto, quello che si consuma la scorsa notte – alle 4 circa del mattino – è un atto difficilmente giustificabile che squarcia le sfumature dell’evento con le macchie di sangue delle vittime di un violento pestaggio.
Un gruppo di uomini, infatti, sembra essersi minacciosamente avvicinato a 4 ragazzi che partecipavano alla manifestazione, intimando di togliere la loro maglietta – quella del Cinema America – perché anti-fascista.
“Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista levati subito la maglietta, te ne devi andare via da qua”, pronuncia uno dei violenti. Poi, parte l’aggressione.
A riportare la notizia, è l’ufficio stampa dell’associazione la quale esprime la sua più vicina solidarietà agli aggrediti. I ragazzi sembrano essere stati avvicinati a più riprese dagli individui, progressivamente più numerosi fino ad arrivare al numero di 10 elementi.
Il comunicato integrale:
“Un atto gravissimo in una città e paese allo sbando – dichiara Valerio Carocci, presidente del piccolo America – Dove la violenza non viene più condannata ma anzi viene difesa e sdoganata come strumento di giustizia da chi ci governa. Ci costituiremo parte civile e sosterremo le spese legali. Non smetteremo mai di indossare le nostre magliette e lanciamo un appello a tutti affinché si indossi tutti insieme una maglia bordeaux”.
“E’ evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito da Trilussa fino a piazza San Calisto. Trastevere è un punto di riferimento e luogo di aggregazione per tutti, dove molti ragazzi anche più giovani di noi passano le loro serate, anche in occasioni delle proiezioni del Cinema America. Non smetteremo di frequentare i territori di questa città liberamente e di rivendicare le nostre idee, come non smetteremo di partecipare alle proiezioni a San Cosimato e indossare la maglietta del Cinema America” afferma David Habib, una delle vittime che da subito ha denunciato l’azione dei balordi. Attualmente ricoverato presso il Fatebenefratelli, il giovane non si è risparmiato in quanto a dettagli.
Probabilmente inseguiti fino al luogo dell’accaduto, i ragazzi del Cinema vengono picchiati a suon di testate, bottigliate e pugni. Così, descrive Habib: “è stato un assalto pieno di violenza, che non riusciamo a comprendere, noi non abbiamo nemmeno risposto alle loro provocazioni. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso, che domani devo operare d’urgenza. È evidente che avessero già deciso di aggredirci.”
David che ha riportato una tumefazione e un trauma con frattura scomposta al setto nasale è solo uno dei due ragazzi ricoverati d’urgenza; all’altro compagno ferito sono stati messi tre punti sul sopracciglio destro.
Nel frattempo, sui social, anche l’attore Edoardo Leo si schiera con i ragazzi.
I giovani, avevano passato il sabato sera in piazza, all’arena del Piccolo America, a vedere ‘First reformed‘ il cui regista, Paul Schrader era lì per presentare il suo lavoro. Anche lui indossando quella che adesso diventerà l’ancor più iconica maglietta del Cinema America.
Noi de La Scimmia Pensa, non possiamo far altro che esprimere la nostra vicinanza alle vittime dell’aggressione la cui unica colpa sembra essere stata quella di sostenere lo spirito libero della passione che tutti noi condividiamo: quella per il Cinema.