Arca Russa, il film girato interamente in piano sequenza

Arca Russa di Aleksandr Sokurov porta in scena un viaggio a senso unico; un piano sequenza volto a descrivere l'identità di una nazione.

Arca Russa
Condividi l'articolo

Ecco Arca Russa, un film girato concretamente con un unico piano sequenza.

4500 persone, tra cui 867 attori, 3 orchestre e 22 assistenti alla regia; questa è stata la mole di lavoro che è stata necessaria per la realizzazione del film. Un’opera, che a differenza di molte altre, è riuscita nell’arduo compito di effettuare un unico piano sequenza, dalla durata di 90 minuti, senza richiedere tagli di montaggio in post-produzione. Aleksandr Sokurov, prima di vedere ultimata la sua creazione, fu costretto a ripetere per ben quattro volte l’esperimento. Una serie di tentativi, falliti a causa di problemi tecnici, che hanno portato poi alla realizzazione di un vero capolavoro moderno.

aaa 1

Arca Russa  di Aleksandr Sokurov porta in scena un viaggio a senso unico; un flusso temporale unidirezionale che porta lo spettatore ad assistere allo sviluppo della storia e dell’identità di una nazione. Un excursus storico, culturale ed artistico, sostenuto da un “cicerone”, che guida sinuosamente il protagonista attraverso i corridoi e le stanze del museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, luogo in cui si manifesta l’intera vicenda. Un posto senza tempo, che diviene manifesto rappresentativo, attraverso continui e tumultuosi cambiamenti scenici ed avvenimenti, che proiettano su schermo vivide rappresentazioni storiche. Situazioni emblematiche in cui l’arte e la storia si manifestano attraverso entità fisiche, concretizzando esternamente tutto ciò che sono e rappresentano. Un modo per suggerire visivamente quanto questi elementi riescano ad influire concretamente sulle nostre esistenze. Figure capaci di separarsi dai propri involucri materiali, per divenire entità coscienti e in grado di interagire con la nostra coscienza.

LEGGI ANCHE:  Arca Russa - Immersione nel piano sequenza di Sokurov

La macchina da presa in Arca Russa non si ferma mai, prosegue sempre dritta nei corridoio nei quali si muove, volta a rappresentare visivamente lo scorrere del tempo.

Una concretizzazione di un’esistenza effimera e che non si ripete. Nel film di Aleksandr Sokurov l’arte diviene un’istanza, ovvero una necessità da parte dell’essere umano di esprimersi o di assistere ad un qualcosa di eterno e di contemplativo. Una firma che identifica ciò che siamo e che ci dona una forma con la quale poterci muovere e confrontare. Un corpo dentro al quale scorrono tutti quegli elementi imprescindibili per la nostra stessa esistenza; arte e storia. Arca Russa è una nave della speranza, un’imbarcazione che salva dalla deflagrazione esistenziale tutto ciò che c’è di importante ed identificativo nel mondo. Al posto di una coppia di animali di ogni specie, abbiamo tutto ciò che caratterizza e che ha avuto un ruolo fondamentale per il popolo russo.

Arca Russa

Il protagonista in Arca Russa non esiste, siamo noi, o meglio è la rappresentazione del popolo russo.

Una nazione messa alla stregua del personaggio principale, che non avendo un volto ed un corpo, favorisce l’immedesimazione con quest’ultimo. Una soluzione visiva efficace e che rende tutti participi del viaggio, della riscoperta di tutto ciò che l’uomo può fare per il proprio paese. Il prodigio di quest’opera però non risiede tanto nei concetti che esprime, ma nella sua realizzazione tecnica ed estetica. Un unico, reale, piano sequenza di 96 minuti, realizzato senza stacchi e con una precisione, da parte di tutti, impareggiabile.

LEGGI ANCHE:  I 10 migliori film sull'arte (dal peggiore al migliore)

Un’unica ripresa che ha richiesto un’incredibile attenzione ai particolari, ai movimenti ed a tutto ciò che concerne la dimensione filmica. Aleksandr Sokurov compie così un’impresa cinematografica invidiabile, sia grazie alle tecnologie di oggi e sia per merito delle sue capacità registiche, già dimostrate in precedenza. Lo stesso Hitchcock tentò di realizzare un’esperimento simile con il suo film The Rope, ma le tecniche dell’epoca non glielo consentirono, costringendolo così a realizzare 8 piani sequenza, uniti in modo invisibile dal montaggio. Arca Russa, figlia del suo tempo, è un capolavoro imprescindibile e che dovrebbe essere visto da tutti coloro, che ogni giorno, si approcciano al cinema con interesse e curiosità.

Continua a seguirci su LaScimmiapensa.com