47 Ronin con Keanu Reeves, la vera storia dei samurai che si opposero al dittatore per vendicare la morte del proprio maestro. Ecco alcune chicche cinefile su questo film!
Quando pensiamo a Keanu Reeves, ci vengono subito in mente personaggi come Neo della trilogia di Matrix, o John Wick dell’omonima serie arrivata quest’anno al terzo capitolo. E questo è normale. Ma tra i personaggi interpretati da questo incredibile attore va sicuramente menzionato anche Kai, il protagonista del film 47 Ronin (stasera alle 21:20 su Italia 1).
Si tratta di una pellicola del 2013, scritta da Chris Morgan (sceneggiatore di alcuni capitoli della serie Fast and Furious) e Hossein Amini (sceneggiatore del film Biancaneve e il cacciatore), e diretta da Carl Rinsch.
In un Giappone d’altri tempi, Kai (metà inglese e metà giapponese) trova protezione presso Lord Asano, un signore locale. Quando però quest’ultimo viene accusato di tentato omicidio e costretto alla pratica del Seppuku (il rituale di suicidio in uso tra i samurai), Kai decide di unirsi al gruppo dei 47 Ronin, comandato da Kuranosuke Oishi, per vendicare il proprio maestro e onorare il feudo.
Letta così, la storia potrebbe sembrare mediocre. E forse per alcuni lo è. Ma la percezione cambia notevolmente quando si scopre che i fatti raccontati sono in realtà basati su una storia realmente accaduta: quella dei quarantasette Rōnin (samurai rimasti senza padrone) che nel ‘700 si ribellarono allo Shōgun (il dittatore militare) per vendicare l’uccisione del proprio Daimyō (la più importante carica feudale durante quegli anni in Giappone).
Ma le curiosità legate a questo film non finiscono qui. Ci sono altre chicche cinefile molto interessanti da conoscere. Vediamole insieme.
In giapponese, prima
Keanu Reeves ha rivelato che le riprese sono state fatte prima in giapponese, per facilitare il cast di supporto, e solo successivamente anche in inglese.
L’ultimo di una lunga serie
47 Ronin non è sicuramente la prima messa in scena cinematografica della storica vicenda dei samurai: prima di questo film ne sono stati realizzati altri 6. Questa pellicola può però considerarsi il primo adattamento hollywoodiano.
Le frecce utilizzate nel film sono state realizzate da Michael Reape, un artigiano specializzato proprio nella produzione di frecce. Una piccola quantità è stata anche prodotta in qualità museale, per essere utilizzata appositamente durante i primi piani.
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