L’attesa è quasi finita. Il grande giorno sta finalmente per arrivare. Il 21 giugno uscirà su Netflix la seconda stagione di Dark, la misteriosa serie TV che tanto ha fatto parlare di sé, soprattutto per il complesso intreccio narrativo che ne caratterizza la sceneggiatura.
Siamo nel 2019. No, – potrebbe dire qualcuno – siamo nel 1986. Scherzi? – potrebbe intervenire allora qualcun altro – ovviamente ci troviamo nel 1953.
È trascorso un anno e mezzo dalla messa in onda della prima stagione di Dark, e questo è quello che potrebbe accadere nel cercare di richiamare alla mente una serie TV così complessa.
Per questo motivo, e per farci quindi trovare pronti in vista della prossima uscita, facciamo insieme un ripasso di ciò che è successo nelle prime 10 puntate.
La storia è ambientata a Winden, una cittadina tedesca circondata da una fitta vegetazione e sovrastata dalle ciminiere fumanti di una centrale nucleare. Su questo non ci piove. No, in realtà la pioggia cade incessante sulla scena, tant’è che si potrebbe quasi interpretare come una specie di punizione divina per chi vi abita. L’atmosfera è cupa, i colori sono spenti, i personaggi misteriosi.
È difficile dare un nome al protagonista indiscusso della vicenda, poiché la narrazione è corale. Ogni personaggio ha un ruolo importante e contribuisce con la sua storia personale a collegare il filo degli eventi. Se però volessimo dare un volto all’eroe di questa serie, Jonas sarebbe sicuramente il candidato ideale.
La serie inizia proprio con il suicidio di suo padre, per poi continuare con la scomparsa di Mikkel, il fratello minore dell’amico Magnus. Da qui in poi, si viene a scoprire che ogni evento è collegato, e che la distinzione tra presente, passato e futuro è solo un’illusione.
Infatti, è possibile viaggiare nel tempo, con balzi in avanti o indietro di 33 anni. Lo si può fare sacrificando una persona all’interno di un bunker sotterraneo. Oppure, entrando nelle grotte che si trovano nella foresta.
Jonas è colui che più prende consapevolezza di quello che sta succedendo. Va alla ricerca della verità, e così facendo incontra un personaggio misterioso. Un uomo incappucciato, che non è altro che se stesso venuto dal futuro.
Jonas (del futuro) sa quindi dei passaggi temporali. Ma non è l’unico. Anche Noah (il prete) e Claudia Tiedemann (la direttrice della centrale nucleare) ne sono a conoscenza, e li usano per cercare di manipolare il tempo a proprio vantaggio.
Nella puntata finale della prima stagione, avviene poi il colpo di scena.
Jonas (del futuro), nel tentativo di distruggere il ponte temporale tra le diverse epoche (1953, 1986 e 2019), aziona un dispositivo da lui costruito. Ma così facendo catapulta Jonas (del presente) nel 2052, in uno scenario post apocalittico che lascia tutti basiti.
Che cosa succederà? Non ci resta che aspettare il 21 giugno per scoprirlo.