Enema of the State dei Blink-182 può rappresentare, a seconda dei punti di vista, l’apice assoluto o la fine misera di un genere. Il punk che si ascolta qui è ben lontano da quello dei primordi, degli anni ’70, avendo perso nel tempo gran parte della propria carica anarchica in favore di un approccio sempre più melodico. Ad aprire la via, in questo senso, ci sono stati i Green Day, i NOFX, i Rancid, gli Offspring e anche i Bad Religion, dagli anni ’90 in poi. Enema of the State arriva un po’ alla fine di questo arco di trasformazione del genere.
Le canzoni sono sì aggressive, ma indubitabilmente festaiole, allegre, orecchiabili. Il punk dei Blink-182 è il punk della MTV Generation, fatto per essere multimediale, aggiornato, accattivante. Lo provano i videoclip dei due singoli più celebri: What’s My Age Again? e All the Small Things. Gli stessi Blink-182 (Mark Hoppus: basso, voce; Tom DeLonge: chitarra, voce; Travis Barker: batteria) non sono certo dei brutti ragazzi, e anche se si prendono gioco delle contemporanee boy band, il loro bell’aspetto non gioca certo a loro sfavore.
Enema of the State costituisce un capitolo importante nella parabola ascendente del punk rock: successo mondiale, al prezzo della qualità? Meno voglia di ribellarsi, più di fare festa? Oppure si tratta solo di un adeguamento del genere ai tempi? Quel che conta è il risultato: con Enema of the State, i Blink-182 diventano una delle band più popolari del pianeta, e chi era abbastanza grande tra gli anni ’90 e gli anni ’00 ricorderà le canzoni di quest’album (specie i due singoli sopra citati) come momenti fondamentali nell’infanzia e nella scoperta della musica.
Perché, bisogna dire anche questo, Enema of the State ha aperto ad un’intera generazione le porte di un genere, il punk rock, passando per quei canali che il punk più orgoglioso, auto-prodotto e anti-sistema degli anni ’80, evitava: televisione e radio. Col senno di poi possiamo dire che è stato un bene, anche se con Enema of the State il tramonto del punk rock come controcultura vede purtroppo il suo inizio.
Ma non è detto che dall’ascolto di un disco del genere non possano nascere rinnovati interessi in questo tipo di musica, e certo tali interessi i Blink-182 sanno, ancora oggi, come suscitarli. Enema of the State è l’inizio e il momento centrale dell’eredità da loro lasciata al mondo della musica. Ed è una grande eredità.