La straziante storia di Keanu Reeves

Chi non vorrebbe essere Keanu Reeves? Ma siete sicuri di conoscere la storia della sua vita?

keanu Reeves
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Keanu Reeves è uno degli attori più belli e “dannati” dello star system internazionale, inserito più volte nelle classifiche delle più influenti riviste americane.

Secondo People per esempio, Reeves è tra le 50 persone più belle al mondo. L’attore libanese però non ama trovarsi sotto i riflettori e gli aspetti più personali della sua vita privata non sono così noti.

Prima e durante la sua carriera da attore infatti, Reeves ha dovuto superare momenti tragici e difficili, che tuttavia non hanno cambiato il suo modo di essere. Semmai, Reeves sembra aver guadagnato più compassione ed empatia lungo la strada, diventando famoso tanto per i suoi film quanto per i suoi atti di gentilezza casuali.

Il primo scoglio che Reeves ha dovuto superare è stato l’allontanamento dal padre e dalla sua terra natía, il Libano.

Keanu Reeves
Keanu Reeves da bambino

L’attore è nato a Beirut da madre inglese e padre cinese-hawaiano. Quando Keanu aveva solo 3 anni, il padre Samuel abbandonò la famiglia; così la madre, ritrovandosi sola, decise di trasferirsi.

Non fu facile però trovare una sede stabile, così Keanu dovette crescere tra Hawaii, Australia, New York e Canada, cambiando ben quattro diversi licei.

Quest’adolescenza “nomade” non ha di certo aiutato il ragazzo a legare con i suoi coetanei; l’unico punto di riferimento per Keanu era la sorellina Kim, che l’attore da sempre definisce «la mia famiglia e la mia migliore amica».

Insieme a lei dovette affrontare anche un altro ostacolo, che gli complicò ulteriormente la vita al liceo: la dislessia, della quale pare soffrisse anche la sorella.

Ma purtroppo, la dislessia non fu per lei il problema maggiore. L’amata sorella di Keanu infatti, è da anni malata di leucemia.

Per poterle far avere un po’ di ristoro, l’attore le ha comprato una villa in Italia, a Capri, dove la sorella ha potuto affrontare con maggiore serenità i momenti più difficili della sua malattia.

Keanu non ha mai smesso di andare a farle visita e, per questo, è stato più volte avvistato in Campania.

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La morte del migliore amico

River Phoenix e Keanu Reeves
River Phoenix e Keanu Reeves.

Prima di raggiungere il successo e prendersi cura della sorella però, appena ventitreenne, Keanu dovette affrontare un’altra pesante batosta: la morte per overdose del suo migliore amico, River Phoenix.

River era considerato uno degli attori più dotati del suo tempo; il suo lavoro in film come Stand by Me e River’s Edge è stato universalmente lodato dalla critica. Phoenix e Reeves si sono incontrati nel film I Love You to Death e sono subito diventati grandi amici.

Quando Reeves ha visto la sceneggiatura di My Own Private Idaho, ha capito che Phoenix era perfetto per il ruolo, così, nel dicembre 1989, percorse più di 1.000 miglia sulla sua moto per consegnare il copione nelle mani di Phoenix e convincerlo a interpretare il ruolo.

Purtroppo, è stato proprio sul set di My Own Private Idaho che Phoenix ha sviluppato la dipendenza dalla droga che lo avrebbe poi portato alla morte nel 1993.

La morte della figlia e della moglie Jennifer Syme.

Appena cinque anni dopo la morte del suo migliore amico, nel 1998, Reeves conobbe l’assistente di David Lynch, Jennifer Syme. La coppia «si innamorò immediatamente», secondo Reeves, e un anno dopo, Jennifer rimase incinta. Il 24 dicembre 1999, mentre Reeves stava girando Matrix, la piccola Ava Archer Symes-Reeves nacque senza vita.

Il dolore per la morte prematura del figlio ha, comprensibilmente, teso la loro relazione e la coppia si è sciolta qualche settimana dopo. Purtroppo però, la tragica storia non finisce qui…

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Keanu Reeves e Jennifer Syme Incinta in uno scatto particolare.

Un anno e mezzo dopo, Jennifer stava tornando ad una festa a casa di Marilyn Manson quando morì in un incidente stradale. Riaccompagnata a casa a tarda notte da un amico, Jennifer ricevette una chiamata da parte di Manson che le chiedeva di tornare alla festa.

Nonostante non fosse in grado di guidare, la Syme si mise alla guida della sua Jeep, perse il controllo del mezzo e andò a sbattere a tutta velocità contro una fila di auto parcheggiate.

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Jennifer Syme morì sul colpo. In seguito, la madre della ragazza intentò una causa contro Marilyn Manson; Reeves invece, decise di prendere una pausa dalla carriera d’attore per provare a ritrovare un po’ di pace…

Reeves ha affrontato il suo dolore senza fine in un’intervista del 2006:

Il dolore cambia forma, ma non finisce mai. La gente ha l’idea distorta che si possa affrontare il dolore e dire: ‘È andato, e io sto meglio’. Si sbagliano. Quando le persone che ami se ne sono andate, sei solo. Reeves ha citato la morte di Ava e Symes come la ragione per cui ora evita relazioni serie e l’idea di avere figli.

La tragedia però, non ha reso Reeves amaro, ma semmai più empatico.

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Chi lo conosce da vicino, indica Reeves come uno dei maggiori filantropi dello star system hollywoodiano. Tuttavia le sue donazioni non sono quasi mai rintracciabili, perché l’attore tiene particolarmente all’anonimato.

Sicuramente però si può dire che Reeves non sia attaccato al denaro, come dimostrano i tagli ai cachet e alcune sue dichiarazioni. Già nel 2003 diceva infatti: I soldi sono l’ultima cosa a cui penso. Potrei tranquillamente vivere con quello che ho già guadagnato per i prossimi secoli.

Per alcuni dei suoi film, è arrivato a ridursi la paga del 90% per aiutare la produzione. Dopo l’uscita dei sequel di Matrix, per esempio, arrivò addirittura a donare la sua percentuale sugli incassi a costumisti e truccatori: Â«I veri eroi della trilogia» come egli stesso li definì. Ma non si tratta di un gesto isolato.

Molti degli addetti ai lavori di Hollywood raccontano di donazioni di migliaia di dollari fatte a persone della troupe in difficoltà economiche. Nel 1997 alcuni paparazzi lo sorpresero intento a passare una mattinata in compagnia di un barbone a Los Angeles, stando a chiacchierare con lui per ore…