Game of Thrones: tutti i riferimenti che potresti aver perso nell’episodio finale

Se anche tu sei tra le persone che pensano che gli sceneggiatori di Game of Thrones abbiano fatto un disastro, questo articolo ti farà ricredere... Ecco tutti i riferimenti dell'episodio finale che potresti aver perso!

Game of thrones Kit Harington
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Nonostante l’attenzione del pubblico di Game of Thrones sia stata catturata nuovamente da una svista, (i personaggi sembrano essere molto assetati)… noi non siamo qui per fare le pulci all’ultimo capitolo della serie, ma per cercare tutti i legami che gli sceneggiatori hanno abilmente intrecciato con altri episodi di Game of Thrones e non solo.

Spettro

Parlando delle polemiche che hanno riguardato questa stagione, dopo tutte le critiche per l’addio troppo rapido di Jon al suo metalupo Spettro, sembra un po’ banale questo riavvicinamento nel finale della serie. La messa in scena di questa commovente reunion però, non è casuale… Richiama infatti una scena dell’episodio 5 della quarta stagione, quando, dopo una breve separazione Jon dice al suo fedele compagno: «Mi sei mancato, ragazzo!»

La fine di Frodo

A proposito di Jon Snow e degli addii emotivi, i fan di George R.R. Martin sanno da anni che l’autore aveva il desiderio di modellare le battute finali della serie sulla fine de Il Signore degli Anelli. Sono molte le connessioni che si possono trovare tra il personaggio di Jon Snow e di Frodo, ma una delle più esplicite si ha sicuramente sul molo di Approdo del Re. I fratelli Stark allineati per salutare Jon, ricordano chiaramente la fila di hobbit in lacrime ne Il Signore degli Anelli. Poi c’è anche Daenerys che guarda il trono con lo sguardo di Gollum… c’è il trono stesso, che si scioglie in una pozzanghera di lava. Nel Signore degli Anelli, l’Anello del Potere poteva essere distrutto solo nei fuochi del Monte Fato, dove era stato forgiato; allo stesso modo, in Game of Thrones, il Trono è stato forgiato da Aegon Targaryen, con il fuoco del drago che alla fine lo distrugge. 

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In questa stessa sequenza ci sono anche un sacco di richiami interni alla serie, in particolare ad una visione avuta da Daenerys nella seconda stagione, nella Casa degli Eterni. L’inquadratura di Dany che finalmente tocca il trono, riecheggia perfettamente un’inquadratura di quella visione in cui lei si avvicina quasi a sfiorarlo, ma poi viene allontanata. I ricordi più commoventi però, sono sicuramente quelli legati ad altre scene di morte. C’è, naturalmente, il riferimento a Ygritte, che Jon ha tenuto tra le sue braccia allo stesso modo. Naturalmente, l’inquadratura di Daenerys sul ghiaccio, riecheggia anche la morte di Jon nel finale della quinta stagione. Anche nella morte, i due continuano ad essere inesorabilmente legati. 

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«Che cosa c’è a Ovest di Westeros?»

Parlando di fughe, molti spettatori attenti avevano già visto all’orizzonte la partenza di Arya. Si vocifera infatti, che Martin abbia preso in considerazione uno spin-off di Game of Thrones con una versione adulta della ragazza. E sicuramente questo finale di stagione fa ben sperare… Ma quello che forse nessuno di noi si aspettava era un richiamo così esplicito al finale della quarta stagione, con la stessa battuta: Che cosa c’è a Ovest di Westeros? Mi piacerebbe scoprirlo; la stessa ampia inquadratura sulla prua di una nave e lo stesso arrangiamento corale di Ramin Djawadi della colonna sonora, che originariamente debuttò proprio in quell’episodio.

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A Dream of Spring

Così come la partenza di Arya verso l’Occidente è promettente, lo è anche quella di Jon verso Nord, come dimostra il piccolo germoglio d’erba che spunta dalla spessa coltre di neve del nord. Questo dettaglio apparentemente insignificante, sembra potersi riferire al titolo proposto da Martin per il suo ultimo libro: A Dream of Spring – Un sogno di primavera. Parlando dei libri di Martin, non si può non citare quella bomba lanciata nel finale con l’inclusione di A Song of Ice and Fire. Nella stagione precedente, l’Arcimaestro aveva detto a Sam che stava scrivendo The Chronicles of the Wars Following the Death of King Robert I. Sam aveva storto il naso suggerendo di dargli un titolo «un po’ più poetico». E così siamo arrivati a questo.

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Regina nel Nord

Per quanto Jon abbia dovuto rinunciare ai suoi diritti sul trono, Sansa Stark ha finalmente ottenuto il suo. Il grande momento in cui viene proclamata Regina nel Nord, è un chiaro richiamo alle incoronazioni di Robb e Jon. Il costumista Michele Clapton ha giocato tutte le sue carte, facendole indossare un abito grigio lupo, ricamato con foglie rosse che sono iconicamente associate sia al Nord che alla Casata degli Stark. Sansa riceve una speciale corona e ha i capelli sciolti sulle spalle, un look insolito per lei. Alcuni appassionati di storia si sono chiesti se si tratti di un cenno ad un’altra famosa regina rossa, che durante la sua incoronazione ha portato la stessa semplice acconciatura: Regina Elisabetta I

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Il Consiglio di Re Bran

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Appena proclamato re, Bran si affretta a scegliere Tyrion come suo braccio destro. Il faticoso lavoro di Tyrion per ri-organizzare le sedie intorno al tavolo del Consiglio è un richiamo alla sua drammatica terza stagione; in particolare all’episodio 3, quando Tywin Lannister era il braccio destro del re e Tyrion era un semplice maestro del conio. Il Consiglio di Re Bran si chiude con Tyrion, Sam, Bronn, Davos e Brienne che litigano su questioni amministrative. I battibecchi del Consiglio sono, forse, l’aspetto del finale più fedele alle volontà George R.R. Martin. Martin una volta infatti, aveva detto questo su come pensava di poter porre fine a A Song of Ice and Fire:

«Governare è difficile. Questa è stata forse la mia risposta a Tolkien, con il quale, per quanto lo ammiri, mi trovo a cavillare. Il Signore degli Anelli aveva una filosofia molto medievale: se il re fosse stato un uomo buono, la terra avrebbe prosperato. Guardiamo alla storia vera, e non è così semplice. Tolkien può dire che Aragorn è diventato re e ha regnato per cento anni, ed è stato saggio e buono. Ma Tolkien non fa la domanda: Qual era la politica fiscale di Aragorn? Ha mantenuto un esercito permanente? Che cosa ha fatto in tempi di inondazioni e carestie? E tutti questi orchi? Alla fine della guerra, Sauron non c’è più, ma tutti gli orchi non sono finiti: sono in montagna. Aragorn ha perseguito una politica di genocidio sistematico e li ha uccisi? Anche i piccoli orchi bambini, nelle loro culle di orchi?»

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Ma la scena non si è chiusa col noioso tema delle politiche fiscali. L’episodio lascia il Consiglio di Bran con uno scherzo che Tyrion ha provato più volte a raccontare… Adesso non sapremo mai come finisce. Riavvolgendo il nastro fino a tornare all’inizio: l’ultima inquadratura di Jon a nord del Muro, ci riporta esattamente all’apertura dell’episodio pilota.

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