Nell’anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, arriva al cinema un film forte, intenso com’è sempre il cinema di Marco Bellocchio: Il traditore (stasera alle 21.25 su Rai 1).
Bellocchio ha scelto di raccontare la storia di Tommaso Buscetta, per un magnifico affresco che attraversa tre decenni, due storici processi e l’incontro cruciale tra Don Masino e il giudice Falcone.
A interpretare il primo grande pentito di mafia, un incredibile Pierfrancesco Favino, che ha già conquistato la stampa internazionale al Festival di Cannes, per quello che quest’anno è l’unico film italiano in concorso .
Il traditore di Marco Bellocchio si apre nel segno della magniloquenza grottesca delle celebrazioni di mafia. I boss e le famiglie festeggiano Santa Rosalia e una pace che prelude solo la tempesta.
Presto Totò Riina (Nicola Calì) e il clan dei corleonesi procederanno allo sterminio brutale di ogni famiglia rivale. Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino) vive già da tempo in Brasile con la terza moglie Cristina (Maria Fernanda Cândido). Ma il governo brasiliano concede l’estradizione del famigerato “boss dei due mondi”. Masino Buscetta incontra così Giovanni Falcone (Fausto Russo Alesi).
Il traditore è tra i film più complessi, dolenti e riusciti dell’intera filmografia di Marco Bellocchio. Ritroveremo gli elementi tipici della sua poetica: le incursioni nella dimensione onirica, che illustrano sogni e incubi di Buscetta, il lirismo delle immagini allegoriche, ma anche un realismo crudo, che restituisce Cosa Nostra in tutta la sua violenza ferale. E attraverso il punto di vista di Buscetta, Bellocchio firma un grande racconto corale, capace di mettere a nudo sfumature e rituali della mafia siciliana.
Il risultato è un’opera che fa male. Una fotografia impietosa, che non somiglia a nessun altro film sul crimine organizzato: spogliato di ogni aura, ricondotto alla sua volgare realtà .
La parte più sconvolgente de Il traditore è infatti la ricostruzione del maxi processo di Palermo. Un circo che riserva aneddoti incredibili, oltre i limiti del surreale, che pure appartengono alla versa storia del nostro paese.
Pierfrancesco Favino nella parte di Buscetta ha conquistato il Festival di Cannes, e non possiamo escludere che la giuria scelga di premiare il film, ad esempio con la Palma d’oro per il migliore attore. Grande prova anche per Luigi Lo Cascio, che ne Il traditore interpreta il boss Salvatore Contorno.
La scelta di fissare la release il 23 Maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, è stata duramente criticata da Antonio Montinaro, figlio del caposcorta di Falcone.
Dopo aver visto il film, crediamo si tratti invece del migliore omaggio possibile. Un’opera che mira al cuore, ma soprattutto alla coscienza, per ricordarci che la guerra alla mafia non ha ancora visto la sua fine.