Giovedì 16 maggio Keanu Reeves torna con il terzo, esplosivo capitolo della saga John Wick: il super assassino dall’eleganza letale.
Se avete già letto la nostra recensione in anteprima di John Wick 3 – Parabellum, sapete che il nuovo capitolo rilancia la posta e non delude, presentandosi come il film più intenso dell’intera saga. Eccovi qualche curiosità sulla produzione di John Wick 3 – Parabellum, il cui spirito è racchiuso in un motto militare che risale alla Roma del IV secolo: “Si vis pacem, parabellum”. “Se vuoi la pace, preparati alla guerra”.
Matrix: reunited
Il legame tra la saga John Wick e l’universo Matrix è decisamente profondo. Il regista di tutti e tre i capitoli della saga è Chad Stahelski: ex campione di arti marziali che in Matrix ha lavorato prima come stunt double di Keanu Reeves, poi come coordinatore dell’intero team degli stuntmen. L’immaginario di John Wick nasce proprio dal lavoro comune di Keanu e Chad Stahelski, che sognavano di creare scene di combattimento mai viste prima: un mix unico di kung-fu e armi da fuoco, che hanno ribattezzato “gun-fu”.
Dall’universo Matrix, nella saga Keanu Reeves ritrova Laurence Fishburne, questa stavolta nei panni del Re della Bowery. In John Wick 3 – Parabellum tornano anche Tiger Hu Chen, tra i coreografi di Matrix, rimasto grande amico di Keanu, e Randall Duk Kim, che in Matrix Reloaded era il fabbricante di chiavi. L’omaggio di John Wick a Matrix è siglato da una clamorosa citazione.“Ci servono armi. Tante armi” è la frase che apre lo scontro decisivo di John Wick 3 – Parabellum. Sono le stesse, identiche parole che Neo rivolge a Trinity nel primo capitolo di Matrix, mentre si preparano all’indimenticabile sequenza della sparatoria in corridoio.
Le scene di combattimento di John Wick 3 – Parabellum dovevano essere ancora più insolite e spettacolari delle precedenti. Per questo, Keanu Reeves ha affrontato 4 mesi di training, che hanno ampliato la gamma delle arti marziali tra Judo, Jiu-Jitsu e Aikido. Ma la vera novità arriva da un’intuizione di Keanu Reeves: “Non sarebbe fantastico se adesso John cercasse di fuggire a cavallo?”. Il regista e amico Chad Stahelski ha trovato l’idea sensazionale. E il risultato è una delle sequenze più spettacolari dell’intera saga John Wick.
Halle Berry: tre costole rotte e tanta determinazione
In John Wick 3 – Parabellum il nostro super assassino si troverà letteralmente in guerra contro il mondo. Troverà una preziosa alleata in Sofia, interpretata da Halle Berry. L’attrice ha affrontato un training di ben 7 mesi prima di affrontare le riprese. La preparazione, oltre alle arti marziali e la manipolazione delle armi, ha previsto anche una parte di addestramento con cani da combattimento.
All’inizio di questa intensa fase di traing, Halle Berry ha riportato la rottura di 3 costole. Un infortunio che ha definito “come una medaglia d’onore”.
Determinata a proseguire gli allenamenti, inizialmente ha continuato a lavorare nonostante il dolore. Poi, Chad Stahelski ha deciso di ritardare leggermente le riprese per consentirle un pieno recupero. Sia il regista che Keanu Reeves, infatti, erano rimasti così colpiti dalla performance di Halle Berry che hanno escluso categoricamente l’idea di sostituirla.Marocco: l’invasione dei gatti randagi
L’ispirazione per John Wick 3: The Villainess di Byung-gil Jung
Prima di iniziare la pre-produzione di John Wick 3 – Parabellum, sia Keanu Reeves che Chad Stahelski si sono perdutamente innamorati di un film coreano: The Villainess di Byung-gil Jung. Presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2017, è un action-thriller decisamente ultra-violento, dominato dalla protagonista Soohk-hee: rapita dai servizi segreti sud-coreani che era solo una bambina, e cresciuta per diventare un killer imbattibile.
In particolare, per il terzo capitolo di John Wick, Keanu Reeves e Chad Stahelski volevano un inseguimento in moto oltremodo spettacolare.
Il film di Byung-gil Jung si è rivelato una preziosa fonte di ispirazione. Il dettaglio che rende unico l’inseguimento, è armare tutti i motociclisti con katane giapponesi. La sequenza è stata realizzata con maestose moto Yamaha. Come location, è stato scelto il Verrazzano Bridge: il ponte di New York che collega Staten Island a Brooklyn.