“In pittura esistono elementi che valgono per ogni aspetto della vita. Ci sono cose che non possono essere espresse con le parole.”
Non è un segreto che lo stile cinematrogafico surrealista di David Lynch debba molto alla sua smisurata passione per i quadri e la pittura. Mentre il poliedrico regista di Missoula è noto da sempre per la sua grande carriera cinematografica, il suo sogno adolescenziale era quello appunto di diventare un pittore.
“Ogni volta che si dipinge o si fa qualcosa partendo da certe nostre idee, a volte è il nostro passato che magicamente le evoca e le colora. E anche se si tratta di idee nuove, è sempre il passato che le colora ”
Lynch ha studiato dal 1966 al 67 alla Pennsylvania Academy of the Fine Arts a Philadelphia e non è un segreto che dai vari cortometraggi con i quali ha esordito, così come nella maggior parte della sua filmografia, fino ai tratti della serie di Twin Peaks (soprattutto con la terza stagione), le tematiche centrali ricorrano, si ripetano ed evolvano. Un’evoluzione soprattutto visiva, attraverso le immagini, l’uso dei colori, i dettagli degli interni e le figure contorte e deformate, ispirate in particolare da un artista a cui Lynch tiene molto, il pittore irlandese Francis Bacon. Ma le influenze visive si possono riscontrare anche in opere di pittori iconici come il surrealista René Magritte e Edward Hopper. In questo articolo abbiamo inserito i dipinti che hanno ispirato alcune sequenze di Twin Peaks, riguardanti soprattutto la terza stagione. Ecco i quadri più cari a David Lynch.