I migliori film horror italiani: il nuovo e il vecchio per un ritorno al glorioso cinema di genere che fu

Da chi ha scritto la storia a chi si sta ingegnando a scriverla. L'horror italiano va mantenuto vivo.

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Il Demonio, Brunello Rondi, 1963

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Possiamo liberamente supporre che senza Rondi non avremmo mai avuto un capolavoro assoluto dell’horror come L’Esorcista. Un dramma dalle tinte horror per uno dei film più influenti della storia del genere, quasi al pari di Reazione A Catena di Bava per lo slasher. Dopo l’ennesimo rifiuto di un uomo già promesso ad un’altra donna, la contadina Purificata gli lancia il malocchio e fugge. La superstizione dei paesani però la costringerà ad un terribile esorcismo.

E tu vivrai nel terrore! L’aldilà, Lucio Fulci, 1980-1981

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Anche qui ci troviamo di fronte ad un vero capolavoro del genere firmato Lucio Fulci, “il terrorista dei generi“. Secondo film della trilogia della morte, composta da Paura nella Città dei Morti Viventi e Quella Villa Accanto al Cimitero, Fulci realizza un film che tocca le vette più alte dell’horror. E ovviamente, entra di diritto tra i migliori film horror italiani. Un libro, l’Eibon, una delle sette porte dell’inferno e il mondo che diventa improvvisamente invaso dai morti viventi. Un viaggio nel delirio che ci trascinerà nell’oltretomba, letteralmente.

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Profondo Rosso, Dario Argento, 1975

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Anche chi non ha mai visto Profondo Rosso, conoscerà almeno il tema musicale firmato Goblin. Tra i migliori film horror italiani, impossibile non inserire Profondo Rosso. Un film che riscosse e riscuote successo ancora oggi in tutto il mondo. Tanto che nel mercato orientale rinominarono Suspiria come Profondo Rosso 2. Poco da dire per questo grandissimo film diretto da uno dei registi più influenti della storia.

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Cannibal Holocaust, Ruggero Deodato, 1980

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L’ennesimo film horror italiano la cui fama lo precede. Il primo cannibal movie che divenne cult ancor prima di uscire grazie (o a causa) delle feroci polemiche che lo circondarono sin da subito. Additato come snuff movie, le pellicole furono sequestrate e Deodato fu anche condannato a quattro mesi di carcere. Insomma, un vero putiferio per un film che ha fatto da vero spartiacque inserendo il POV nel cinema per la prima volta in assoluto. E per chi volesse approfondire, un breve sguardo ai mondo movie è necessario.

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Suspiria, Dario Argento, 1977

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Di nuovo Dario Argento in quello che è il suo capolavoro. Esordio nell’horror duro e puro, carico di magia e sovrannaturale. Nessun serial killer da inseguire e smascherare ma una congrega di streghe da distruggere. Con Suspiria, Dario Argento segna l’immaginario orrorifico ridisegnando il genere grazie ad un gioiello della cinematografia che ha scritto e continua a scrivere la storia. Una perla visiva grazie alla fotografia di Tovoli ed alle musiche dei fedeli Goblin. E se abbiamo capolavori come The Neon Demon è anche grazie a Suspiria.

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