I 10 migliori Film Mindfuck di tutti i tempi

Una classifica sui migliori film mindfuck di tutti i tempi. Titoli che vi faranno pensare e riflettere su quanto visto per tanto tempo.

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8. Essere John Malkovich (Being John Malkovich) di Spike Jonze

essere john malkovich

A proposito di dimensioni parallele, varchi spazio-temporali ed esordi col botto, un vero masterpiece della cinematografia mindfuck è Essere John Malkovich: primo lungometraggio di Spike Jonze (Her) su sceneggiatura di Charlie Kaufman (Eternal sunshine of the spotless mind).

Craig Swartz (John Cusack) è un burattinaio fallito impiegato come archivista per una misteriosa società, situata al settimo piano e mezzo di un grattacielo di New York. Per puro caso, Craig scopre che dietro un mobile si nasconde un tunnel, che conduce direttamente nella mente dell’attore John Malkovich. Con la collega Maxine (Catherine Keener), di cui è follemente innamorato, decide di monetizzare la scoperta: al costo di 200 dollari, chiunque potrà vivere per 15 minuti dentro Malkovich. Anche Lotte (Cameron Diaz), la moglie di Craig, decide di provare l’esperienza. Ma quando entrambi i coniugi, Craig e Lotte, si scoprono innamorati di Maxine, riescono ad accoppiarsi con lei solo attraverso il corpo di John Malkovich. Il risultato è il più delirante, surreale dramma della gelosia della cinematografia mindfuck, e forse del cinema americano in genere.

9. La montagna sacra di Alejandro Jodorowsky

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Tra i grandi classici del cinema mindfuck, la filmografia di Jodorowsky è praticamente un passaggio obbligato. La montagna sacra è forse il film più emblematico delle sperimentazioni del cinema underground degli anni ’70: una sfida aperta al decoro e l’ipocrisia borghese, dal dichiarato intento politico.

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La serie serrata di visioni, allucinazioni e metafore che compongono La montagna sacra, presentato al Festival di Cannes del 1973, oggi spaventerebbero anche il più impavido dei produttori. Il protagonista, infatti, è una sorta di doppio di Gesù Cristo, in fuga da una società che lo rifiuta. Incontra un misterioso alchimista, interpretato dallo stesso Jodorowsky, che promette di condurlo all’illuminazione. Il rito iniziatico prevede che incontri gli altri 7 saggi: incarnazioni allegoriche dei pianeti celesti, ma anche dei vizi capitali e delle pulsioni essenziali del genere umano. I discepoli dell’alchimista hanno già conquistato il mondo, e regolano l’industria bellica, l’arte, la polizia e tutti i centri nevralgici del potere. Ma è solo con il nuovo arrivato che i 9 saggi potranno partire alla volta della montagna sacra, e alla scoperta del segreto dell’immortalità.

Per suggerire il grado di mindfuck del lungo trip psichedelico orchestrato da Jodorowsky: vedremo, tra gli altri, il doppio di Gesù scacciato da una chiesa, circondato da prostitute, divorare una statua del Cristo, scoprendo che si tratta solo di marzapane. Il finale, poi, vi farà scoppiare la testa.

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10. Un chien andalou (Un cane andaluso) di Luis Bunuel e Salvador Dalì

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Last but non least, chiudiamo il cerchio con il primo grande classico del cinema mindfuck: un cortometraggio del 1929, dal titolo Un chien andalou (Un cane andaluso), firmato dai giovani Luis Bunuel e Salvador Dalì.

E’ lo stesso Bunuel (che sarà il regista di capolavori come Bella di giorno e Il fascino discreto della borghesia) l’interprete della sequenza d’apertura: immagine immortale di un uomo che ammira la luna, affila un rasoio e squarcia il bulbo oculare della donna al suo fianco. Quell’occhio tagliato, che invita a guardare oltre la realtà fenomenica, resterà l’icona del cinema surrealista, nonché l’ispirazione di molte sperimentazioni a venire (da David Lynch a Lars Von Trier). Un’idea di cinema che non esclude l’assurdo, né le pulsioni più violente dell’inconscio, ma supera i confini della semplice visione, per trovare l’intensità dell’esperienza. 

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