Jaime Lannister, noto ai più come lo Sterminatore di re.
Il secondogenito di Tywin Lannister è uno dei pochi personaggi sopravvissuti ai sadici giochi di George R.R. Martin, riuscendo ad arrivare sano e salvo, seppur con una mano in meno, a quest’ultima stagione. Nonostante sia uno dei più valorosi cavalieri del Continente Occidentale, la sua figura porta con sé il fardello del tradimento perpetrato ai danni del Re Folle, che lo ha reso il famigerato Sterminatore di re. Sin dargli albori delle vicende narrate in Game of Thrones, tuttavia, Jaime Lannister mostra la ferrea volontà di divincolarsi da questo appellativo e dal carattere falso e stereotipato che esso si trascina dietro. E’ proprio questo il fulcro del percorso di riscatto che ha portato Jaime a scaricare la sorella e regina Cersei, per unirsi a Jon Snow e Daenerys Targaryen nella Grande Guerra. Tuttavia le sorprese potrebbero non essere finite qui. Fra le numerose teorie emerse da Reddit, secondo l’utente byrd82, Jaime Lannister potrebbe essere la reincarnazione di Azor Ahai. Ma chi è costui?
Azor Ahai fu il mitico eroe che, durante la prima Lunga Notte, respinse gli Estranei grazie alla sua invincibile spada di fuoco: Lightbringer. Secondo la leggenda, per riuscire nel proprio intento, Azor Ahai dovette temprare la propria spada con il fuoco. Azor lavorò per trenta giorni e trenta notti e una volta finito il lavoro, provò a temprare la spada nell’acqua, ma l’arma si ruppe. Con grande forza d’animo, egli si rimise a lavoro per altri cinquanta giorni e cinquanta notti per forgiare la propria spada, e per renderla migliore della prima, la conficcò nel cuore di un leone. Anche questa volta, tuttavia, si ruppe.
Fu soltanto allora che Azor Ahai comprese ciò che avrebbe dovuto fare per forgiare un’arma invincibile. Egli lavorò per cento giorni e cento notti e una volta ultimata la sua opera, chiamò al proprio cospetto la moglie Nissa Nissa, il cui cuore trafisse con la propria spada. Fu così che l’anima di Nissa temprò l’arma e diede vita a Lightbringer, Portatrice di Luce. Stando alla profezia, e come rivelato da Melisandre nel secondo episodio della settima stagione, Azor Ahai si sarebbe reincarnato dopo cinquemila anni per ricacciare gli Estranei durante una nuova, Lunga Notte. Perché proprio Jaime Lannister dovrebbe essere la reincarnazione di questo famigerato eroe?
A quanto pare i primi due tentativi di Azor Ahai, potrebbero essere ricondotti a due importanti momenti della vicenda di Jaime. Durante il quinto episodio della terza stagione, il leone di casa Lannister fa’ un bagno insieme alla compagna di viaggio, BriennediTarth. Dopo averle rivelato i motivi per cui aveva ucciso il ReFolle, Jaime sviene in acqua. Proprio come la spada di Azor dopo il suo primo tentativo, è come se Jaime si spezzasse, si disintegrasse, collassando in acqua.
Il secondo tentativo dell’eroe leggendario, sarebbe addirittura riconducibile alla morte di TywinLannister. Come sappiamo, è proprio Jaime a liberare Tyrion, salvandolo da una morte certa. Tuttavia, prima di raggiungere Varys, il nostro amato folletto si macchia del sangue dell’amata Shae e del padre, reo di aver posseduto la donna che un tempo fu di suo figlio. A questo punto sarebbe lecito obiettare che sia stato Tyrion ad uccidere il leone TywinLannister, come fece AzorAhai nel suo secondo tentativo. Tuttavia non sfuggirà ai fan più attenti della serie come Cersei leghi la morte del padre alla stupidità del fratello, che avrebbe dunque trafitto al cuore il leone per antonomasia.
Il terzo e ultimo tentativo potrebbe fatalmente legarsi a Cersei e alla profezia del valonqar. Come sappiamo, la strega MaggyLaRana predisse il futuro di una Cersei ancora bambina, rivelandole che avrebbe perso i suoi tre figli e sarebbe morta per mano del valonqar, che in valyriano significa fratello minore. Seppur di pochi istanti, dato che i due sono gemelli, Jaime è il fratello minore della regina. Questo potrebbe voler dire che, similmente ad AzorAhai, Jaime potrebbe essere costretto ad uccidere la sua Nissa Nissa, per forgiare la propria spada col fuoco e distruggere l’armata del Re della Notte. Ma siamo sicuri che Lightbringer fosse davvero una spada? E se, invece, fosse qualcos’altro, a cui arrivare attraverso un’interpretazione metaforica?
Le profezie passando di voce in voce e da orecchio ad orecchio, negli anni possono subire delle lievi modifiche. Un po’ come un “telefono senza fili” della leggenda; ed è proprio qui che delle parole valeriane potrebbero aver preso un’interpretazione differente. Infatti “oro” e “mano” si traducono in valeriano rispettivamente in aeksion e ondos. Mentre la traduzione di “lord” e “light” è aeksio e onos. Azor Ahai, naturalmente, è al centro della mitologia del Signore della Luce. È possibile, quindi, che da qualche parte lungo le centinaia di anni di racconti, ci sia stato un errore di traduzione. Se non fosse il Signore della Luce a liberare i sette regni dai White Walkers?Magari sarà una mano d’oro a compiere un grande gesto.
Infine, nel tentativo di trovare la quadratura del cerchio di questa teoria, potremmo soffermarci sul carattere attento e riflessivo di Jaime. Diversamente da innumerevoli personaggi votati all’impulsività, Jaime ha dimostrato più volte di saper mantenere la calma e non ricorrere immediatamente alla violenza, come in passato. Il negoziato con il PesceNero ne è un esempio lampante, poiché i Lannister avrebbero potuto assediare e prendere il castello, uccidendo tutti gli uomini al suo interno. Così non è stato, perché Jaime ha imboccato la via della trattativa. Un sentiero che potrebbe battere anche con gli Estranei, forse, già avvezzi a dei compromessi, come ci insegna il caso di Craster, donatore dei suoi eredi maschi, in cambio della propria vita.
Secondo voi chi è il vero AzorAhai?
Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e continuate a seguirci su LaScimmiaPensa.com per tutti gli aggiornamenti.