La vera tragica vita di Joaquin Phoenix: una storia adatta al nuovo Joker
Joaquin Phoenix è un uomo che ne ha passate tante e dopo aver superato tutti gli ostacoli che la vita gli ha messo davanti, è pronto per interpretare il Joker più oscuro e profondo che si sia mai visto!
«Pensa quello che pensi di me. Odiami, amami, ma non fraintendermi.»
Joaquin Phoenix è sicuramente uno degli attori più versatili del panorama cinematografico Hollywoodiano, come ha recentemente dimostratn nell’ultimo film dedicato a Joker (QUI la nostra recensione). i Una storia più profonda e più oscura di quanto non avessimo potuto immaginare e Phoenix si è dimostrato l’attore più adatto a raccontarcela… La vita privata del pluripremiato attore Joaquin Phoenix infatti, è molto meno glamour di quanto non appaia dalla telecamera. Il suo sguardo penetrante è quello di un uomo che, della vita, ha già visto tutte le sfumature, soprattutto quelle più oscure. Nonostante l’incredibile forza dei ruoli che ha interpretato, neanche i migliori sceneggiatori sono riusciti a cogliere tutte le difficoltà e gli ostacoli che l’attore ha dovuto superare nel suo passato turbolento. Eccovi dunque la sua triste storia…
Dal nascondiglio nella lavatrice di un monolocale a Hollywood
Dopo aver trascorso i primi anni di vita in una setta religiosa in America Latina, la famiglia di Joaquin si trasferí a Los Angeles. Qui, i genitori dovettero lottare per provvedere al sostentamento dei loro cinque figli. L’attore ricorda di un tempo in cui vivevano in un appartamento composto da una sola camera da letto, nel quale non era permesso avere bambini. Così quando il proprietario passava di lì, lui e i fratelli dovevano nascondersi dietro una lavatrice per ore. In un’intervista rilasciata all’Esquire, Joaquin ha detto di ritenersi molto fortunato ad avercela fatta, «Fortuna, ecco cos’è». Ma forse sarebbe piú giusto dire che è stato ripagato per aver sempre lavorato sodo. In quel periodo lui e i suoi fratelli erano costretti a esibirsi in strada e iniziarono a partecipare a vari concorsi ad Hollywood… Nel 2006 Phoenix ha acquistato un terreno da 4,8 milioni di dollari a Hollywood e qualche anno dopo ne ha speso altri 2 milioni per comprare anche la casa del vicino ed espandere la sua proprietà. Un bel salto di qualità dai tempi della lavatrice!
Il marchio di «fratello in lutto»
Il fratello maggiore di Joaquin, River, è stato il primo a farsi conoscere come talento della recitaizone. River si è fatto un nome grazie ai ruoli interpretati in Stand by Me nel 1986 e My Own Private Idaho nel 1991. Il futuro di River nel cinema sembrava giá scritto ma, prima che potesse mostrare a pieno il suo potenziale, il ragazzo morì di overdose fuori dalla Viper Room di Hollywood, nella notte di Halloween del 1993. Aveva solo 23 anni. Joaquin prese una pausa di due anni dalla recitazione e, quando tornò al lavoro, non bastò indossare la sua “maschera migliore” per allontanare i sospetti della stampa. I giornalisti non facevano altro che scrivere di quanto, la morte del fratello, avesse danneggiato Joaquin più di quanto l’attore non desse a vedere.
Quando Phoenix interpretó il ruolo di Johnny Cash nel film Walk the Line, dovette confrontarsi con tematiche quali l’abuso di droga e alcol. Molti pensarono che l’attore fosse assillato dal ricordo del fratello durante le riprese, in particolare nella scena che ritrae la norte del fratello di Cash, ma Phoenix ha negato qualsiasi collegamento con la sua esperienza personale. In un’intervista rilasciata a Newsweek disse: «Sapete bene come la stampa mi abbia affibbiato il titolo di Fratello in lutto e tutta questa mer*a che semplicemente non c’e! Non ho bisogno di attingere alla mia esperienza personale per interpretare un personaggio!»
Ma le spie di un imminente crollo psicologico erano evidenti…
Tuttavia, più tardi, lo stesso Joaquin ammise di trovarsi in una situazione critica «Mi resi conto che avevo bisogno dell’alcol per sentirmi bene». Così nel 2005 si è recato in un centro di riabilitazione e, dopo la sua permanenza nella clinica, ha iniziato a frequentare incontri di Alcolisti Anonimi. Secondo il New York Times, Phoenix ha dichiarato: «È stata la cosa migliore che abbia mai fatto».
Nonostante Phoenix sia riuscito a riprendersi e a lasciarsi alle spalle tutto questo, continua ad avere grossi problemi nella vita e soprattutto sul set…
In un’intervista ha rivelato di soffrire di un’incredibile ansia… Quando recita è costretto a usare della carta assorbente per le ascelle perché suda continuamente. «Per le prime tre settimane di riprese di un film sudo e basta. Ma é un’ansia pura e mi piace!» Phoenix è anche il peggior critico di se stesso. Pur essendo uno degli attori preferiti dalla critica e dal pubblico, Joaquin non riesce a riconoscere la grandezza del suo lavoro. All’uscita di un suo nuovo film, disprezza così tanto il suo lavoro che ha paura di iniziare a lavorare a un nuovo film. Inoltre, Joaquin ha rivelato di non guardarsi mai allo specchio e di non riguardare mai i suoi film.
«Non voglio essere influenzato da cose come “sto bene?” “ho un brutto aspetto?” Voglio solo ricordare quello che sento una volta finita l’esperienza delle riprese.»
Insomma, neanche la vita del brillante Joaquin Phoenix é “tutta rosa e fiori”.
I fan e i media parlano della sua vita come di qualcosa da invidiare… Ma la fama e il talento non sempre bastano a rendere felici e la solitudine si fa sentire ancora di più quando si è in cima! Phoenix ha parlato degli aspetti negativi di una vita sotto i riflettori e di quanto possa essere solitaria la vita di un attore famoso. Dopo il lancio di Walk the Line ha rivelato al Times: «È stato davvero difficile per me lasciare il film. Ero arrabbiato e ferito e mi sentivo abbandonato. Non sapevo cosa fare. Il film non sarà mai all’altezza dell’esperienza che ho avuto, che ho sentito.» Sicuramente Phoenix ha tutte le ragioni di sentirsi vuoto dopo le riprese. Infatti, il regista di Walk the Line, James Mangold, ha raccontato al Times di come Phoenix si fosse completamente calato nella parte, non “interpretando” il personaggio ma quasi diventando Johnny Cash!
«Potevo riprendere Joaquin di spalle e senza vedere il suo volto sarei stato in grado di dire cosa provava. Non ha mai impersonato Johnny Cash, è diventato lui.»