Avete visto la prima puntata dell’ottava stagione di GOT? Noi, sì!
Jon Snow, 6-
Torna a Grande Inverno senza la corona ma con due eserciti e due draghi in più.
Accoglienza trionfale? Lady Mormont gli dà dello straccione traditore, Sansa gli chiede se ha abdicato per la figa e Bran gli si ripresenta come uno psicopatico. Meno male che il buon vecchio Samwell lo tranquillizza rivelandogli che in realtà è un Targaryen e l’erede al trono di Spade, e che suo padre è in realtà suo zio materno e la sua amante e regina sua zia paterna. Ma soprattutto si presta alla trashata del viaggio di coppia coi draghi che neanche Aladdin e Jasmine sul tappeto volante. Sembrava Bastian in groppa a Fùcur in La Storia Infinita più che il Principe che fu promesso. Cuore d’oro & pesci in faccia.
Daenerys, 5,5
Sbarca al Nord in total white come salvatrice ma riceve diffidenza dal popolo e frecciate forza 9 dalla cognata che neanche nelle violenti cene della commedia francese. Risponde non con un discorso pubblico o un ragionamento politico ma andando a lamentarsi col fidanzato. Bran le dice che Vyserion è passato al lato oscuro e lei quindi ci impone la passeggiata romantica sui draghi e un siparietto romantico con tanto di “riscaldami” che fa sanguinare. Quattordicenne in gita.
Theon, 8
Con una mossa e una capigliatura da Tom Cruise in Missione Impossibile libera la sorella Yara dalle grinfie del temuto e distratto zio, che la notte è concentrato in faccende dalle quali il nipote é tristemente escluso. Come riesca a rendersi invisibile a una intera flotta, sottrarre il prestigioso ostaggio dalla nave principale dopo averne sterminato l’equipaggio, per poi uscirne incolume, é un mistero parzialmente spiegabile solo con l’ampio credito che Theon aveva con gli sceneggiatori. Non contento fa rotta verso Grande Inverno per fare l’eroe e completare il processo di redenzione. Protagonista della serata e rimborsato quasi del tutto.
Tyrion, 5
Delle due l’una: o il ritorno a casa dopo tanta sabbia e oriente gli ha fatto male ai neuroni o sta recitando una straordinaria parte nel più ardito e mefistofelico piano bellico-politico che Andreotti scansate. Rimbambito o serpe traditrice in attesa? A proposito della sua ventilata e improbabile alleanza con Cersei, l’ex moglie Sansa gli dice “una volta credevo che fossi il più arguto di Westeros”. E se lo fosse ancora? Intanto fa la parte dello scemo.
Varys, 5
In queste stagioni molto fantasy e poco politiche ormai fa elegante ed eunuca tappezzeria. E quando gli fanno parlare di palle non congelate o esternare un indimenticabile “niente é eterno” tanto per inserirlo in copione ci viene la malinconia. C’era una volta un Ragno Tessitore.
Sansa Stark, 7
Pragmatica e disillusa, la bella lady di Grande Inverno ha unito in sè Margareth Tatcher, Cersei Lannister e l’emergente estetica di modella algida e incazzata. Organizza gli accampamenti, raduna gli alfieri e tira fendenti a Jon, Tyrion e a Daenerys, vincendo facile il primo round di questo duello al femminile. Chiaramente è l’unica a non fidarsi della falsa promessa d’aiuto di Cersei e l’unica Stark a saper fare politica. Ditocorto sarebbe fiero di lei.
Lyanna Mormont, 6
Lontani i tempi del “non importa se è un bastardo, il mio re è Jon Snow”. Ormai la piccola orsa è l’icona conservatrice del Nord, con quella intransigenza battagliera e spigolosa un po’ alla Rosy Bindi della stagione antiberlusconiana. Sono sue le mazzate più feroci contro Jon Snow “non sei più un re, neanche un lord, che cosa sei?”. Emblema di un rude femminismo in cotta di ferro, chissà se si mangerà pure lo zio Jorah.
Cersei, 7
Accoglie e blasta la Compagnia Dorata, giunta in forze ma senza elefanti. Si concede ad Euron con l’entusiasmo di un uomo costretto a disertare la finale di Champions in favore della cenetta thailandese per il diciottesimo anniversario, ma è la ragion di Stato. Inoltre fossimo nell’esuberante kraken non saremmo così sereni perché scommettiamo sulla leonessa versione mantide religiosa. La sua gravidanza è probabilmente l’ennesimo imbroglio, invece la committenza a Bronn dell’omicidio dei fratelli con la mitica balestra è l’ennesima chicca.
Euron, 5,5
Fa sbarcare la Compagnia Dorata e ottiene la fatidica scopata che finora è sembrata l’unica -e un po’ esagerata- motivazione a fargli imbastire guerre e arrembaggi. Ma si fa privare della nipote Yara in modo dilettantesco e non si scrolla di dosso l’aria da Jack Sparrow cresciuto a Gomorra. Cattivissimo mah.
Arya, 6
Tratta ingiustamente male il Mastino ma flirta con Gendry al quale chiede la costruzione di un’arma ammazza-estranei. Sarebbe una bella coppia, quindi scordiamocela. Sembra pure meno psicopatica del recente passato. In attesa della battaglia neppure lei rinuncia a dare una sberla a Jon, dicendogli che Sansa è la più intelligente.
Bran, 6
Riabbraccia Jon con il trasbordante affetto con cui si salutano gli ex coniugi dall’avvocato. Informa Deny che il suo amato drago ha cambiato sponda e manda Samwell a fare esplodere la testa di Jon. Look e atteggiamento da tipico psicopatico dei film horror uniti alla simpatia della zia malvissuta. Chissà cosa dirà al suo vecchio carnefice Jamie, intanto ci chiediamo chi lo stia scorrazzando per Grande Inverno.
Jamie, 6.5
Lo Sterminatore di re mantiene la sua promessa. Torna dopo un lungo viaggio di redenzione a Grande Inverno, nel quartier generale dei suoi nemici. Chissà l’accoglienza di Bran e Brienne. Brizzolato eroico.
Bronn, 6,5
Scopa e fanfaroneggia per tutti. Sopravvissuto a re, draghi e battaglie campali, è pronto a servire il terzo membro della famiglia Lannister. E a uccidere gli altri due.
Verme Grigio e Missandei, 6
Non pronunciano una parola ma sembrano portare avanti con eroismo una relazione quantomeno complicata, inoltre sono gli unici mulatti al Nord e quei montanari li guardano storti. Politicamente corretti.
Sir Davos, 6 +
Primo cavaliere di sovrani che muoiono male o cedono la corona, adesso sembra un po’ il nonno della situazione. Suggerisce il matrimonio tra Jon e Deny, ma gli manca qualche passaggio.
Tormund, 6
Bene saperlo vivo e pure in vena di scherzi nonostante il disastro. Aspettando il suo eccentrico corteggiamento a Brienne.
Beric Dondarrion, 6,5
Il cavaliere che non vuole morire e somiglia a Jena Plissken agita una spada fiammeggiante e ammazza un baby non-morto. Sottovalutato.
Qyburn, 6,5
Si è moderato e da Doktor Frankenstein è diventato un più istituzionale cattivo da Spectre. Ingaggia Bronn per il fratricidio indiretto e soprattutto pronostica la sifilide a una prostituta con un semplice sguardo. Perché l’amore per la ricerca medica fa un giro immenso e poi ritorna.
Samwell Tarly, 6,5
Apprende che la sua nuova regina gli ha trucidato il padre -ma questo per lui era un favore- e l’amato fratello. E deve pure spoilerare a Jon Snow la verità sulla sua vita e instillargli dei dubbi non da poco. Esordio traumatico, meriterebbe una sbronza con Tormund.
Gendry, 7
Costruisce l’arsenale per la resistenza e trova pure il tempo di flirtare con Arya. Speriamo che l’ultimo cervo non si limiti a fare il fabbro. Se Jon e Deny facessero più politica e meno sitcom romantica lo legittimerebbero Baratheon e lo proclamerebbero lord di Capo Tempesta tanto per indebolire Cersei a Sud. Ma questa è un’altra storia. Piccoli armaioli di Fondo delle Pulci crescono.
Re della Notte. 6,5
Pensavamo saltasse un giro ma alla fine, pur senza farsi vedere, ci regala una scherzosa scena del crimine ai livelli di Kevin Spacey in Seven.
Il Mastino, 6
Non si merita la semi-indifferenza acida di Arya che lo aveva lasciato mezzo morto alle Terre dei Fiumi dopo che lui si era scontrato con Brienne per difenderla. Il suo “sei una puttana spietata” è un sussulto d’orgoglio con cui non possiamo che simpatizzare.
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