Le 7 morti più memorabili di Sean Bean, o meglio: come dici Sean Bean, pensi alla morte.
Nell’era di internet e dei meme l’attore inglese è diventato ormai da anni l’attore che muore per eccellenza ed a vedere la sua filmografia si può capire facilmente il perché. Una lunghissima serie di morti sul grande – e piccolo- schermo hanno fatto si alla visto del suo nome nei titoli di testa si comincia subito a temere per l’incolumità del suo personaggio. Eppure, nonostante il numero di morti sia di tutto rispetto, non è l’attore con più morti sullo schermo. Basti pensare alle 43 morti del grande Sir John Hurt contro le sue 25, anche se Bean avrà sicuramente tempo per far crescere il suo totale. Sean Bean resta comunque una delle vittime preferite da Hollywood, rendendosi protagonista di morti piuttosto memorabili. Per il suo compleanno, noi della Scimmia abbiamo selezionato le 10 morti più memorabili della sua carriera, augurandogli una lunga vita fuori dallo schermo. Cento di queste morti, Sean!
1) GoldenEye, Martin Campbell (1995)
Cominciamo con una delle morti più importanti di Sean Bean, ovvero quella in GoldenEye, capitolo della saga di 007 del 1995 in cui il nostro interpretava il ruolo del cattivo di turno. Un ruolo di primo piano quindi, che termina la sua corsa in una spettacolare caduta al centro di un enorme parabola satellitare dopo che l’agente segreto più famoso (interpretato per la prima volta da Pierce Brosnan) del grande schermo ha avuto un scontro corpo a corpo con lui. Non è la fine per il povero Bean, che rimane vivo per ancora qualche istante, giusto il tempo di venire schiacciato definitivamente dall’antenna in fiamma pochi istanti dopo. “Per l’Inghilterra James?” “No, per me“.
2) Henry VIII, Pete Travis (2003)
Una morte più classica quella che subisce in Henry VIII, miniserie in due puntate della TV inglese che racconta la vita del Re britannico fautore della scissione della Chiesa cattolica. Qui Sean Bean interpreta Robert Aske, uno dei leader della ribellione nello Yorkshire. Aske verrà condannato per alto tradimento dal sovrano ed impiccato con una catena in una speciale struttura appositamente costruita per tenerlo sospeso, ben visibile da tutti.
Continuiamo con una morte piuttosto particolare. E non poteva essere altrimenti, visto e considerato che avviene in un film diretto da Michael Bay. Qui Bean interpreta nuovamente l’antagonista della storia, il Dr. Bernard Merrick, che si occupa di cloni. Alcuni di questi cloni però cominciano a sviluppare una loro coscienza ed il Dr. Merrick decide di terminarli. Ma ad essere terminato sarà ancora una volta il nostro Bean, che finirà ancora una volta appeso, o meglio impiccato nello scontro finale con Lincoln six Echo (Ewan McGregor).
4) Game of Thrones, Stagione 1: episodio 9
Una delle morti più celebri dell’attore inglese è senza dubbio quella di cui è vittima in Game of Thrones, grazie anche alla grandissima popolarità che la serie ha raggiunto. Ovviamente, essendo già scritto nel libro di George R. R. Martin, era ovvio che Ned Stark dovesse morire decapitato dopo poco tempo. Dopotutto, forse la scelta di casting non è stata del tutto casuale e sicuramente Bean sapeva a cosa sarebbe andato incontro quando ha accettato il ruolo.
Torniamo indietro con gli anni con quello che è stato uno dei primi ruoli importanti di Sean Bean nonché la sua prima morte sulla schermo. Nel film dedicato alla figura del grandissimo pittore italiano Caravaggio Bean interpreta Ranuccio, un lottatore di strada che ha una relazione amorosa con il pittore assieme alla sua compagna Lena (Tilda Swinton). Bean finirà ucciso sgozzato dopo aver confessato a Caravaggio di aver ucciso di sua mano la donna dopo essere stato liberato grazie all’aiuto dello stesso pittore. La prima morte non si scorda mai.
6) Il signore degli anelli – La compagnia dell’anello, Peter Jackson (2001)
Come non citare quella che è forse la morte più famosa e più eroica della carriera di Bean. Perché per una volta qui non interpreta un personaggio negativo, ma Boromir, figlio di Denethor, sovraintendente di Gondor. Anche se sul finale l’anello rischia di corromperlo e farlo passare alle forze del male, Boromir si redime combattendo valorosamente contro gli orchi per tentare di salvare Peregrino e Meriadock. Uno sforzo inutile, purtroppo. Boromir verrà ucciso, trafitto da diverse frecce ed i due hobbit verranno rapiti. Anche qui come per GoT, era del resto più che prevedibile, ma forse la parte più divertente è che si tratta dell’unico personaggio della Compagnia a morire (se escludiamo la temporanea dipartita di Gandalf) durante i tre film. Sfortuna? No, è solo Sean Bean.
7) The Field, Jim Sheridan (1990)
Chiudiamo in bellezza con quella che è probabilmente la morte più assurda ed esilarante a cui Sean Bean sia mai andato incontro nella sua ormai lunga carriera di morti. In The Field Bean interpreta il figlio di un allevatore di bestiame irlandese, che si trova dopo una vita di sacrifici e duro lavoro a perdere la terra su cui ha lavorato per tantissimi anni. Tenta di riconquistarla con il supporto del paese all’asta, ma verrà infine battuto dall’offerta di un ricco americano. L’allevatore allora impazzisce, dirigendo il proprio bestiame verso un burrone. Ed ecco che entra in scena Bean. Nel tentativo di fermare la mandria viene scaraventato giù da uno strapiombo, insieme ad alcune mucche che lo seguono a ruota. Decisamente da non perdere.