Uno tra i pochi film che si salvano di questo autore, coadiuvato dal mitologico Tonino Delli Colli e da uno Sean Connery indissolubilmente legato a questo ruolo. La trasposizione cinematografica del capolavoro di Umberto Eco è un’operazione molto riuscita. Il nome della rosa è un film godibile, che merita di essere visto. Se non per altro, appunto per il coraggio con cui il romanzo è stato affrontato. Annaud ha infatti definito il film un “palinsesto” del romanzo di Eco. Il palinsesto è un manoscritto che è stato grattato via per scriverci sopra altro. Come entrambi hanno spesso ribadito, le due opere sono tra di loro indipendenti, e nessuna delle due spiega l’altra. Il soggetto originale respira novità, e riuscire ad affrontare un tale capolavoro è segno di grande maestria. A queste due “versioni” della stessa storia si aggiunge la recente serie in otto puntate firmata Rai, anch’essa disponibile su RaiPlay (e presto su Netflix), che vede nei panni di Guglielmo da Baskerville il grande John Turturro.
Ultimo tango a Parigi, Bernardo Bertolucci (1972)
Un enorme capolavoro immortale. Ci spostiamo verso un vero e proprio classico, un gioiello imperdibile su RaiPlay. Ultimo tango a Parigi è uno dei più grandi film del genio nostrano Bernardo Bertolucci, che per l’occasione diresse Marlon Brando e Maria Scheneider in un turbine surreale e perverso. Quasi che con questo film Bertolucci abbia iniziato una regressione all’interno delle forze della sessualità: adultera e violenta in Ultimo tango; libera e sperimentale quella dei sognatori di The dreamers; infantile, magmatica e inespressa in Io e te, suo ultimo film. La fotografia firmata dal titanico Vittorio Storaro contribuisce allo statuto di capolavoro di questo film. Nonostante lo scandalo che lo portò al rogo e le critiche riguardanti la celeberrima scena del burro, rimane una delle pellicole più importanti della nostra videoteca. E se non bastasse, si può approfondire la conoscenza di Bertolucci con La strategia del ragno, anch’esso presente su RaiPlay.
Rush, Ron Howard (2013)
Dal regista del recente Solo: A Star Wars Story, un film davvero meritevole. Ron Howard con Rushracconta la storia della rivalità tra Niki Lauda e James Hunt. Dopo diverse pellicole altalenanti, torna finalmente a firmare una regia degna di tale nome, come non se ne vedeva da A beautiful mind. E lo fa nella maniera più adrenalinica possibile, mettendo in scena la spettacolarità delle gare con grande aderenza alle immagini di repertorio. Il cast, oltre ai bravi Chris Hemsworth e Daniel Brühl, annovera l’orgoglio nazionale Pierfrancesco Favino, attore ormai di caratura internazionale. I due protagonisti inscenano una rivalità forte ma genuina, in cui nessuno dei due è antagonista, ma sono entrambi protagonisti delle loro personali vicende, approfondite con grande sensibilità. Un film che viaggia sui due binari della corsa frenetica e della lenta riflessione, dosando bene i due ritmi nell’indagare l’uomo e la macchina.
Maps to the stars, David Cronenberg (2016)
L’ultimo film di David Cronenberg, Leone d’oro alla carriera nel 2018, è su RaiPlay. Uno dei grandi maestri dell’orrore è approdato, negli ultimi film, a linguaggi estremamente complessi. Maps to the Stars è un film difficile, che offre diverse chiavi di lettura, e che sicuramente merita diverse visioni. Sotto una già complessa dimensione satirica si nasconde una rete di simbologie estremamente articolata. Chiave il ruolo di Julianne Moore, premiata a Cannes per la sua performance eccezionale in questo film che forse non è per tutti, e non vuole esserlo.
Per tutti il più grande oscar mancato di Di Caprio, che gli fu soffiato da McConaughey proprio per Dallas Buyers Club. Dopo la scandalosa e ingiustificabile censura operata sul film, mamma Rai tenta di rimediare caricando su RaiPlay la versione originale. The Wolf of Wall Street è uno dei più grandi capolavori di Martin Scorsese, e di certo non ha bisogno di presentazioni. Per quei pochi che non ancora l’hanno visto, sappiate che Di Caprio interpreta Jordan Belfort, un broker di Wall Street passato alla storia come uno dei più grandi truffatori di sempre. Sappiate che le scene in cui Di Caprio è drogato, o si droga, sono memorabili. Ci sono nani che volano, schizofreniche scene di sesso, nonché una splendida Margot Robbie. Che state aspettando?
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