Rimosso da numerose programmazioni il documentario scandalo su Michael Jackson
Dopo aver fatto il giro di tutte le più grandi emittenti televisive mondiali, a quanto pare, Leaving Neverlandsta per essere rimosso da quasi tutte le programmazioni. Il documentario di Dan Reed aveva destato non poco stupore per la ferocia delle sue accuse e aveva diviso i fan, nonostante l’ostinazione della famiglia Jackson a sostenere l’innocenza del compianto re del pop.Stando a fonti recenti, HBO e Channel 4 avrebbero rimosso il film su Michael Jackson dai loro servizi on-demand e persino l’uscita del DVD sarebbe stata rinviata a data da destinarsi.
Ed invece proprio HBO è rivelata essersi l’unica rete che continuerà a trasmettere Leaving Neverland, dichiarando:
“La notizia è falsa. Leaving Neverland sarà disponibile su HBO fino al 16 aprile, per poi continuare ad essere disponibile su HBO NOW e HBO GO. Al momento è il secondo [documentario] più visto su HBO in 10 anni, avendo raggiunto 7.5 milioni di persone per la Parte 1.“
Intanto continuano le ricerche del biografo di Jackson sugli accaduti. Circa un mese dopo la prima di Leaving Neverland su HBO, lo stesso biografo, Mike Smallcombe, ha riportato una discrepanza nel film. Smallcombe ha ricordato il racconto di James Safechuck, che sostiene di essere stato molestato da Jackson tra il 1988 e il 1992. Safechuck ha detto che uno dei presunti incidenti è avvenuto in una stanza sopra la stazione ferroviaria di Neverland – un’affermazione che Smallcombe ha ritenuto impossibile. Il biografo ha fornito prove fotografiche che provano che la costruzione della stazione ferroviaria non ha avuto inizio fino al 1993 e non ha aperto fino al 1994.
Il biografo ha voluto sottolineare come una discrepanza simile sia importante in delle indagini così delicate. Non solo, fosse quello il luogo, cambierebbe l’età del ragazzo, ma sarebbe una grave mancanza di informazione all’interno di un documentario così di successo.