Il trash non ha mai fine: ecco dieci video irrinunciabili per festeggiare l’ignoranza.
Viviamo in un’epoca meravigliosa, e chi non è d’accordo con questo dovrebbe davvero dare un’occhiata ai dieci video musicali trash qui raccolti, così come ai dieci (italiani) che già vi abbiamo proposto in precedenza. Qui abbiamo elencato sia classici che sicuramente in tantissimi conoscono, sia perle rare di singolare epicità. Spegnete pure il cervello, e iniziamo.
10. David Hasselhoff – True Survivor
Quale miglior inizio della meravigliosa parodia/omaggio anni ’80 di True Survivor, canzone interpretata dall’ormai mitico David Hasselhoff per quella perla di film che è Kung Fury (se siete fanatici degli eighties, vedetelo assolutamente). Sintetizzatori ovunque, atmosfera alla Eye of the Tiger, e qualità quasi zero. Bellissimo.
9. Sandu Ciorba – Pe Cimpoi
Abbastanza difficile capire quale sia la ragion d’essere di… questa cosa. In un trionfo di “rumenità”, un pezzo dance rimasto stilisticamente indietro di almeno venticinque anni, con belle figliole in vista e vecchietti che si prendono un infarto guardandole. Sullo sfondo una serie di wallpapers animati da desktop, più una serie di altre cose a caso che generano l’anarchia musicale più completa.
Skibidi è solo l’ultimo capitolo della saga musicale dei Little Big, complesso definito come i “Die Antwoord russi”. In realtà, al di là della parodia e del nonsense, il gruppo incorpora diverse influenze reali dalla musica tradizionale russa, cercando nel contempo di fare anche satira. Skibidi non comunica molto al riguardo, ma chi fosse incuriosito può guardarsi anche il video di Hateful Love (2016), per farsi un’idea di cosa stiamo parlando.
7. LMFAO – Party Rock Anthem
Assieme a Sexy and I Know It, uno dei due grandi successi dei LMFAO. Canzone EDM assolutamente ignorante, che ha segnato l’inizio degli anni ’10 in maniera indissolubile, complice anche un video che omaggia il film 28 Days Later di Danny Boyle (2002). Inutile dire che dopo una fama durata al massimo due anni, i LMFAO sono completamente spariti, lasciandoci per fortuna un capolavoro della dance analfabeta come questo.
6. El Chombo – Chacarron
Torniamo indietro di diversi anni, a riscoprire questo tizio che per motivi noti solo a lui trascorre una intera canzone a ripetere “macaron chacarron”, intervallando con uno strano verso che ha colorato l’infanzia e l’adolescenza di molti di noi. Un momento musicale irrinunciabile, che per non risultare del tutto inutile si affida in parte al classico del rap old school The Breaks, di Kurtis Blow (1980).