I Fratelli Sisters: la recensione del western con Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix, John C. Reilly e Jake Gyllenhaal sono i protagonisti del nuovo film di Jacques Audiard. Attenzione: potrebbe essere il western più atipico che abbiate mai visto.

I Fratelli Sisters
Condividi l'articolo

Leone d’argento per la Miglior Regia a #Venezia75, dal 2 Maggio arriva finalmente in sala uno dei film più intensi dell’anno: I Fratelli Sisters, anomalo western intimista firmato Jacques Audiard.

“Che cos’è il Western oggi? Per farla breve, possiamo vedere due trend. Da una parte c’è il versante neoclassico – Appaloosa, Terra di confine – film che ne riattivano la mitologia, con una certa reverenza per gli archetipi, gli scenari ecc. Dall’altra parte c’è l’approccio del genere Tarantino: ironico, ultra-violento, applica i codici della violenza nel cinema contemporaneo al Western. Noi abbiamo indicato una terza via, credo: il Western pacificato.”

Così Jacques Audiard definisce I Fratelli Sisters: “una favola macabra” dove il selvaggio West e la corsa all’oro si presentano spogliate di ogni aura.

I Fratelli Sisters

Oregon, 1851. I fratelli Eli e Charlie Sisters (Joaquin Phoenix e John C. Reilly) sono una famigerata coppia di sicari. Su ordine del Commodoro, loro capo carismatico, partono alla volta della California. L’obiettivo è Herman Warm (Riz Amed): un chimico che avrebbe scoperto una formula rivoluzionaria, capace di illuminare e separare le pepite d’oro dagli altri residui minerali presenti nei fiumi. Un procedimento chimico mai visto, incredibilmente più veloce della complessa routine dei cercatori d’oro, immersi nell’acqua con pale e setacci. A precedere i fratelli Sisters c’è già il detective John Morris (Jake Gyllenhaal): un uomo istruito, dai modi eleganti e l’intelligenza sottile.

Se Morris è la mente, una volta individuato e catturato Warm, ai fratelli Sisters toccherà il lavoro sporco: estorcergli la misteriosa formula con la tortura. O almeno, questi erano i piani. Nessuno aveva previsto che Morris e Warm potessero condividere un sogno: usare i proventi dell’oro per fondare una nuova comunità in Texas, basata su principi di pace e armonia. E quando i quattro uomini si incontreranno, il risultato sarà esplosivo.

LEGGI ANCHE:  Jake Gyllenhaal sta lavorando a un nuovo progetto con Denis Villeneuve
I Fratelli Sisters

In conferenza stampa alla Mostra del Cinema di Venezia, poi anche a Roma, Jacques Audiard non ha fatto mistero di non essere un fan né un grande conoscitore del Western. Il film nasce da un’idea di John C. Reilly, attore feticcio di Paul Thomas Anderson, che ha acquistato i diritti del romanzo da cui la sceneggiatura è tratta: Arrivano i Sisters di Patrick deWitt. Tra le righe della storia, Jacques Audiard ha intravisto l’opportunità di realizzare un western del tutto atipico: un film parlato, a metà tra il romanzo di formazione e il dramma da camera, solo recitato a cavallo.

I Fratelli Sisters, magnificamente interpretati da Reilly e Joaquin Phoenix, cercano inutilmente di esorcizzare un’infanzia violenta attraverso una brillante carriera da pistoleri. La loro fama li precede, ma se il personaggio di Joaquin Phoenix si trova perfettamente a suo agio in una vita di saloon, alcool, prostitute, risse e sparatorie continue, per il maggiore Eli sarebbe ora di darci un taglio. Il film di Jacques Audiard mostra la vita dei Sisters con crudo realismo: fango, freddo, notti passate tra i più impervi sentieri di montagna. Uomini e cavalli feriti, mal curati, costretti comunque a trascinarsi, sempre braccati dalla morte.

LEGGI ANCHE:  Lupin (Prima parte) | Recensione della nuova serie Netflix con Omar Sy

Non a casa, I Fratelli Sisters in America è stato vietato ai minori di 17 anni, causa “violenza, immagini disturbanti, contenuti sessuali e linguaggio inappropriato”. E se per la letteratura e il cinema americani il Western è il genere popolare per eccellenza, nonché il più autentico mito di fondazione, il lavoro di Audiard è praticamente sacrilego.

Con La ballata di Busters Scruggs, i Fratelli Coen hanno passato in rassegna le classiche icone del Western, rivisitate attraverso il più caustico humor nero. Jaques Audiard, con i Fratelli Sisters, procede invece direttamente a desacralizzare il genere: niente eroi né antagonisti, solo uomini in fuga dal passato.

In attesa del Joker, Joaquin Phoenix regala l’ennesima, grandiosa prova drammatica: il personaggio più tormentato e amaro dei Fratelli Sisters, incapace anche solo di sognare un futuro diverso. Sua perfetta nemesi è Jake Gyllenhaal, che sorprende in un ruolo insolitamente luminoso. E se il detective Morris deciderà di proteggere lo spaurito chimico Warm (Riz Ahmed, già al suo fianco ne Lo sciacallo – The Nighcrawler), John C. Reilly trova finalmente un ruolo di primo piano con il suo Charlie Sisters: un sognatore goffo e sensibile, capace anche un killer che non lascia scampo.

Ultimo, silenzioso personaggio è la natura incontaminata, fotografata in una serie di scenari dalla bellezza raggelante. Accompagnati dalle musiche del premio Oscar Alexandre Desplat, sono l’elemento chiave di un film monumentale: complesso e tremendamente umano.