Per dirla con Scorsese, Gangs of New York«È la storia di un ragazzo che cerca un padre e di un padre che desidera un figlio, sullo sfondo della Frontiera che diventa città, del western che diventa un gangster movie, con in più un tocco di Guerra Civile e di abolizione della schiavitù. Tutto in un film!»
Il film è frutto di un’idea di Scorsese e Cocks dei primi anni ’70; il progetto però si è concretizzato solo nel 1999, proprio grazie all’incontro con Weinstein. La produzione è stata tuttavia molto travagliata sia per via della mole del film, sia per le divergenze creative tra il regista e Weinstein. La realizzazione è durata più del previsto e ha fatto sforare il budget prestabilito, portandolo ad oltre 100 milioni. Una seconda battuta d’arresto ha colpito la lavorazione durante la post-produzione, per i fatti dell’11 settembre 2001. Anche la fase di montaggio è durata molto, arrivando alla distribuzione solo dopo tre anni di lavoro: il 20 dicembre 2002. La fatica è stata tuttavia ripagata dal grandioso successo del film, dovuto anche a un cast stellare, tra cui: Leonardo Di Caprio, Daniel Day-Lewis e Cameron Diaz.
9. Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003)
Ispirato alla saga letteraria marinaresca di Aubrey eMaturin scritta da Patrick O’Brian, Master & Commanderè un colossal cinematografico del 2003, candidato a ben 10 premi Oscar e ampiamente osannato dalla critica. Il Rotten Tomatoes lo definisce un magistrale adattamento dell’opera di Patrick O’Brian, che fa buon uso del fascino rude di Russell Crowe e gli assegna una valutazione complessiva di 85%. Crowe nel film interpreta il Capitano Jack Aubrey della nave HMS Surprise della Marina reale britannica. Ambientato durante le guerre napoleoniche, il film non è stato tuttavia abbastanza incisivo da dare l’avvio a un vero e proprio franchise cinematografico. Master & Commander non è stato molto fortunato neanche agli Oscar, dove ha dovuto confrontarsi con il colossal epico de Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re. imbattibile e, ad oggi, imbattuto.
10. The Reader – A voce alta (2008)
The Reader è un altro caso di produzione travagliata. Weinstein e la Miramax Films – casa produttrice fondata dallo stesso Harvey insieme al fratello Bob – hanno acquistato i diritti del romanzo omonimo di Schlink nel 1998. Nel 2007 l’adattamento cinematografico fu affidato al regista Stephen Daldry, che ha subito pensato a Kate Winslet per il ruolo di protagonista. L’attrice inglese dovette tuttavia rinunciare alla parte per impegni già presi con la produzione di Revolutionary Road. La Winslet fu quindi sostituita da Nicole Kidman. Ad un mese dall’inizio delle riprese però, la Kidman lasciò la parte per un congedo di maternità, e alla Winslet fu riaffidata la parte di Hanna Schmitz. Hanna è una trentenne sensuale e avvenente che, nella Germania del dopoguerra, seduce il quindicenne Michael Berg (Ralph Fiennes). Per l’interpretazione del personaggio principale la Winslet ha anche portato a casa un Oscar!
Il film di Tom Hooper del 2010 è ispirato a una storia vera e racconta i problemi di balbuzie del re Giorgio VI – Colin Firth–. La narrazione si concentra soprattutto sul rapporto tra il re e il suo logopedista Lionel Logue, interpretato da Geoffrey Rush. Il discorso a cui fa riferimento il titolo non è un discorso qualsiasi, ma la dichiarazione di guerra alla Germania da parte del Regno Unito, durante la Seconda guerra mondiale; perciò di particolare importanza. La maestria del cast e l’originalità dell’argomento trattato hanno fatto meritare al film ben 12 nomination, di cui 4 Premi Oscar.
12. The Fighter (2010)
Anche il 12° film della nostra top è una storia vera. The Figther di David O. Russell racconta la storia dei due fratellastri Micky Ward – Mark Wahlberg – e Dicky Eklund – Christian Bale – che sono, rispettivamente un astro nascente e uno in declino del pugilato. Anche in questo caso la realizzazione non fu semplice. Il film doveva inizialmente essere diretto dal regista Darren Aronofsky e il ruolo di Dicky doveva essere affidato a Brad Pitt. Dopo l’abbandono del regista la regia del film venne affidata a Russell. Pitt venne sostituito invece con Matt Damon, il quale rinunciò a sua volta. A interpretare Dicky fu infine Christian Bale, che dovette sottoporsi a una nuova, drastica trasformazione fisica. I sacrifici fatti gli fecero vincere l‘Oscar come Miglior attore non protagonista.
13. The Artist (2011)
George Valentin è un divo del cinema muto. Nel 1927, dopo l‘avvento del sonoro, il pubblico lo fa cadere nell’oblio. Negli stessi anni Peppy Miller, innamorata di Valentin, da semplice comparsa diventa una star. L’originalità del film sta nel fatto di essere un film sul cinema muto, in bianco e nero e, per l’appunto, muto! Fare un film muto e in bianco e nero oggi sembra un azzardo, ma il regista Hazanavicius è riuscito a convincere la produzione a seguirlo in quest’impresa ed è stato ricompensato. The Artistdetiene una serie di record particolari: è l’unico film muto insieme ad Ali (1927) che ha vinto l’Oscar al miglior film e l’ultimo in bianco e nero ad averlo vinto dopoSchindler’s List(1993). È inoltre il primo film premiato dal 1956 (quando vinse Marty, vita di un timido) con un rapporto di 1,33:1. Con 10 nomination agli Oscar e 5 statuette vinte, questo coraggioso progetto può dirsi decisamente un successo.
Il lato positivo racconta la storia di Patrick – Bradley Cooper – un uomo distrutto, che ha perso moglie e lavoro ed è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico per il suo bipolarismo. Mentre cerca diripartire incontra Tiffany – Jennifer Lawrence – che nonostante il suo rapporto conflittuale con l’altro sesso,si offre di aiutarlo a riconquistare la moglie, chiedendogli in cambio di affiancarla in una gara di ballo. La trama di questo film non è di certo delle più originali ma Il lato positivo ha tanti altri assi nella manica: tra questi sicuramente una magnetica e sorprendente Jennifer Lawrence; ma anche l’interpretazione diCooper e De Niro si rivela efficace. Il film confezionato a puntino da David O. Russell ha ricevuto ben otto Nomination agli Oscar, ma solo la Lawrence è riuscita a vincere il Premio.
15. The Aviator (2003)
Chiude la nostra Top 15 un film che tocca il tema della produzione nella narrazione stessa. The Aviator – diretto da Scorsese – infatti, è dedicato alla vita di Howard Hughes, nella vita aviatore ma non solo: egli è stato anche un imprenditore, regista e produttore cinematografico statunitense. Hughes – interpretato da Leonardo Di Caprio – creò ad Hollywood un vero e proprio impero e, in campo aeronautico, riuscì a realizzare progetti coraggiosi e rischiosi. Il film si concentra sugli anni in cui Hughes, diventato produttore cinematografico di successo, sviluppa un grave disturbo ossessivo compulsivo. Il film è stato un successo di pubblico e critica; premiato agli Oscar con 11 Nomination di cui 5 Premi!
A chiudere, alcuni film esclusi dalla nostra top ma che meritano una menzione speciale: Carol, Malena, One chance, Una vita al massimo, Scream, Sin city , Ritorno a Cold Mountain, Shakespeare in Love, Big Eyes, I segreti di Wind River, Lion, The Butler, Le regole della casa del sidro, Marilyn.