Il professore e il pazzo: la recensione del film con Sean Penn e Mel Gibson
Dal 21 Marzo al cinema Il professore e il pazzo: film drammatico con Sean Penn e Mel Gibson che racconta la vera avventura dell'Oxford English Dictionary.
Tra le novità al cinema dal 21 Marzo anche Il professore e il pazzo, intenso film drammatico dedicato alla vera storia dell’Oxford English Dictionary: tra i progetti letterari più arditi nella storia dell’umanità .
Un ruolo perfetto per il prode Mel Gibson, che già dalla fine degli anni ’90 desiderava interpretare Sir James Murray: nuovo eroe scozzese, che nonostante le umili origini sfida ogni pregiudizio e conquista l’inespugnabile fortezza di Oxford.
Nasce così Il professore e il pazzo: adattamento cinematografico de L’assassino più colto del mondo di Simon Winchester. Per la regia, Gibson ha scelto il regista iraniano P.B. Schemran, già al suo fianco in Apocalypto e La passione di Cristo.
E se Mel Gibson è l’ostinato linguista auto-didatta che poterà a termine l’impresa, grazie a Il professore e il pazzo scopriremo che l’Oxford English Dictionary non potrebbe esistere senza il contributo determinante di William Chester Minor (Sean Penn): ex medico al servizio dell’esercito americano, ricoverato in un manicomio criminale dopo l’assassinio di un ignaro passante.
Uno scozzese e un americano, per altro affetto da gravissimi disturbi psichiatrici, diventeranno così l’anima del più raffinato compendio della cultura inglese.
Il professore e il pazzoè un film intenso e ambizioso, che sceglie un realismo crudo, mostrando senza mezzi termini l’orrore della vita in manicomio. Ancora una volta, Sean Penn regala una straziante prova drammatica nei panni di William Chester Minor: consapevole dell’assurdità del crimine commesso, tormentato da continue allucinazioni, trova gli unici, brevi sprazzi di pace tra le pagine dei suoi libri. Inizierà a collaborare all’Oxford English Dictionary per puro caso, compilando in breve tempo oltre 10.000 voci.
I premi Oscar Mel Gibson e Sean Penn si mostrano ne Il professore e il pazzo spogliati di ogni aura: i volti segnati dal tempo e dalla sofferenza. La regia privilegia piani e ravvicinati e camera a spalla, mentre la fotografia esaspera il contrasto tra buio e luce, dove l’oscurità si fa metafora degli abissi della follia. Splendidi tutti gli interpreti, con una speciale attenzione ai personaggi secondari. Natalie Dormer (già Anna Bolena ne I Tudors e celebre Margaery Tyrell ne Il trono di spade) convince anche nelle insolite vesti di un’umile donna del popolo. E Mr. Muncie, la guardia carceraria interpretata dal grande Eddie Marsan, è uno di quei personaggi che colpisce dritto al cuore, per un film che fa versare calde lacrime, celebrando l’umanità e la compassione.