Netflix è una piattaforma che viene costantemente sottovalutata da parte del pubblico e molto spesso senza alcun tipo di fondamento. Il catalogo infatti, non solo presenta diversi titoli meritevoli, ma anche grandissimi film che son entrati per merito nella storia del cinema. Opere assolutamente da non perdere e lavori che non possono sfuggire ai veri appassionati della settima arte. Una lista di creazioni in grado di spaziare attraverso i generi, gli stili e i target, fornendo sempre il giusto prodotto al pubblico di riferimento. Ecco quindi, 5 film da vedere su Netflix:
1) Prova a Prendermi – Steven Spielberg (2002)
Steven Spielberg con Prova a prendermi sceglie di raccontare la vita di Frank Abagnale Jr, noto falsario e truffatore, attraverso una narrazione scorrevole e ben ritmata. Un film divertente e spensierato, che sa però dar vita anche a momenti drammatici, ponendo in risalto la psicologia del protagonista e di tutto quello che gli ruota attorno. Un’opera d’intrattenimento ben congegnata, ricca di emozioni e di risvolti narrativi inaspettati, che sa come centrare il proprio obiettivo. Nuovamente Steven Spielberg si riconferma maestro nell’arte popolare, regalando allo spettatore un film leggero e mai banale, che sa imporsi anche grazie al suo taglio visivo e creativo.
Una favola gotica sul diverso e su tutto quello che è in grado di spaventarci. ParaNorman è un film in stop-motion, che sceglie di seguire l’impronta visiva già tracciata da Henry Selick,regista diNightmare Before Christmas e Coraline e la porta magica, dando vita ad un racconto dell’orrore contro il pregiudizio . Un’opera che insegna a non giudicare ciò che non conosciamo, ad ampliare le proprie vedute e a scoprire il mondo che ci circonda. Un lavoro realizzato in modo egregio dai due registi che, seppur non appaia originale, riesce ugualmente ad intrattenere ed affascinare per il suo lato estetico. Una fiaba che merita di essere vista, nonostante i suoi evidenti limiti visivi e narrativi.
3) Mine –Fabio Guaglione, Fabio Resinaro (2016)
La mina è un simbolo, un punto su cui poter riflettere sulla propria esistenza, ripensando così agli sbagli intrapresi e alle scelte non fatte. Mine di Fabio Guaglione diFabio Resinaroè un’opera che attraverso un’espediente narrativo volutamente futile, porta lo spettatore ad affrontare un viaggio nel passato e nel dolore del protagonista, verso tutti quei motivi che lo hanno portato a quella situazione. Sebbene non sia un’opera scevra di difetti, riesce ugualmente a risultare interessante e coinvolgente, nonostante la sua staticità di fondo. Un lavoro che gioca abilmente con l’immobilità fisica del personaggio, paragonandola a quella sua incapacità comportamentale di imporsi nella vita e di prendere decisioni. Una scelta narrativa interessante e che porta l’intero film ad essere letto anche attraverso un’altra chiave di lettura meno banale.