Luke Perry non ce l’ha fatta. Dopo l’ictus gravissimo che lo ha colpito pochi giorni fa, l’attore di Beverly Hills e Riverdale si è spento. Aveva solo cinquantadue anni.
A riportare per primo la notizia della morte di Luke Perry è stato il sito TMZ. L’attore si spegne dopo una settimana di agonia, in cui era stato messo in coma indotto perché le sue condizioni erano apparse gravi sin dal principio.
Luke Perry è diventato famoso per aver interpretato Dylan McKay in Beverly Hills 90210, una delle serie cardine degli anni ’90, antecedente dei vari Dawson’s Creek e The O.C. Il giorno in cui Luke Perry è stato colpito dall’ictus, paradossalmente, è stato anche quello in cui la FOX ha annunciato un ritorno di Beverly Hills con i vecchi interpreti pronti a tornare a interpretare i loro ruoli storici. Un progetto a cui Luke Perry non aveva aderito.
Attualmente l’attore era impegnato sul set della serie televisiva Riverdale, dove aveva da poco concluso di girare alcune scene negli studi di Los Angeles. In passato Perry aveva anche preso parte al cult-movie Buffy – L’ammazzavampiri che avrebbe aperto le porte ad un’altra serie divenuta iconografica negli anni, al punto da parlare di un reboot. Nel 2011 Luke Perry era tornato a lavorare con un “vecchio” collega di Beverly Hills 90210, quando Jason Priestley lo aveva diretto nel film per la televisione Good Night for Justice, dove l’attore interpretava un giudice in mezzo ad un mondo dall’aria western. Nel 2014, invece, è stato protagonista del film The Beat Beneath my Feet, che fu presentato alla 45a edizione del Festival del cinema per ragazzi di Giffoni.
È stato protagonista della serie Jeremiah, ed ha partecipato a prodotti come Will & Grace, Body of Proof ed è apparso anche, nei panni di se stesso, in un episodio dei Simpson.