Il capolavoro Totò che visse due volte dei registi siciliani Daniele Ciprì e Franco Maresco, torna a vivere nei cinema italiani, grazie al restauro in 4k della Cineteca di Bologna.
Totò che visse due volte, l’ultimo film italiano su cui si è abbattuta la censura, vietandone a tutti la visione, torna finalmente al cinema. La pellicola resuscita grazie al restauro in 4k portato avanti dalla Cineteca di Bologna. L’opera sarà presentata in anteprima questa sera, 27 febbraio, al Cinema Lumière di Bologna. Ospite il regista Franco Maresco.
Era il 1998 quando i creatori di Cinico Tv, portavano al Festival di Berlino Totò che visse due volte, al loro ritorno in Italia si scatenò la polemica. Prima lo stop per qualsiasi fascia di età, poi la visione proibita ai minorenni. Adesso il secondo lungometraggio di Ciprì e Maresco, dopo Lo zio di Brooklyn, ritorna grazie al lavoro svolto a partire dai negativi originali scena e suono conservati dall’Istituto Luce-Cinecittà. Il restauro è stato realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata. Per la supervisione della color correction è intervenuto Luca Bigazzi, già direttore della fotografia del film nel 1998.
“In questi giorni mi hanno chiesto se ‘Totò che visse due volte’, a distanza di 21 anni, sia invecchiato” , dice Franco Maresco, “Non lo penso per niente, anzi penso il contrario. Visto oggi, in quel film c’è già il nulla in cui siamo tutti quanti finiti; tutta l’insensatezza delle nostre vite, tutta la nostra mostruosità. Non somiglia a nessun altro film di quel periodo. E’ unico, nel bene e nel male”
“Sono onorato del fatto che ‘Totò che visse due volte’ venga restituito al pubblico grazie a un restauro importante”, aggiunge Daniele Ciprì, “Ogni film rappresenta un periodo del percorso di un regista. Per noi ha segnato una sorta di momento conclusivo”.“
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