Siamo andati a “disturbare” Don Said, una delle realtà esplosive del panorama rap italiano.
Nicolò Bonafede all’anagrafe, in arte Don Said. Il rapper catanese classe ’99 ha già lasciato da qualche tempo la sua Catania per vivere e lavorare a Milano, dopo la firma con Collater.al, studio creativo interessato alla cultura creativa contemporanea.
Dopo un lungo percorso la cui ultima tappa è stato l’approdo nella scena milanese, Don Said ha pubblicato il 22 Febbraio il suo ultimo singolo, Non mi disturbare, in collaborazione con John Lui, e per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
Partiamo inevitabilmente dal tuo nome d’arte, Don Said. Da dove hai tratto l’ispirazione per questo pseudonimo?
Il nome Said viene da uno dei protagonisti del film La Haine di Mathieu Kassowitz. È una pellicola che ha influenzato molto il mio modo di vedere e interpretare la realtà in maniera oggettiva e realista. Non so perché mi ha sempre colpito come personaggio, probabilmente perché nonostante abbia visto il film più volte, la mia attenzione sulla psicologia dei protagonisti si sposta sempre su di lui.
Ascoltando i tuoi pezzi, il percorso iniziato con Pillole e approdato a Non mi disturbare, si presenta come un mosaico abbastanza variegato. Da testi conscious, passando per sound più vicini alla trap, ma con una base che ricorda il rap old school. Qual é, se ce n’è una, la vera dimensione di Don Said?
Sono convinto che la mia vera dimensione artistica sia quella dell’ultimo singolo. Che sia chiaro, ho sempre fatto la musica che mi piace e tutti i vecchi lavori mi hanno portato ad arrivare a questo, ma vedo Non mi disturbare come un progetto maturo e competitivo, grazie anche al sound di John Lui.
Nei tuoi testi appare ricorrente una dimensione dialettica fra Eros e Morte. Qual é la tua esigenza espressiva e perché sei entrato a far parte di questo mondo per esprimerla?
Credo che l’arte in generale, quindi anche la musica, sia frutto di ciò che si vive e abbia il compito di rappresentare la realtà che vive l’artista, dalla più folle alla più utopica. Sono sempre stato estremamente sensibile all’arte in tutte le sue sfaccettature, da piccolo scrivevo tanto, poi ho iniziato a suonare musica e solo dopo ho iniziato a scrivere testi.
Fra i rapper emergenti, la tua penna si presenta come una fra le più interessanti, toccando solo marginalmente e di rado temi base del rap di oggi, come i soldi e la strada. Quali sono i modelli, musicali e non, che hanno influenzato il tuo modo di scrivere e di fare musica?
La mia penna è influenzata letteralmente da tutto ciò che vedo, osservo e sento, è difficile trovare degli esempi che spiccano tra gli altri. In realtà nei miei testi ho anche parlato di strada e soldi, ma in maniera molto personale e non come un vanto.
Perché leggendo questa intervista, la gente dovrebbe ascoltare la tua musica? Quale contributo senti di poter dare oggi alla scena musicale italiana?
La mia musica è il punto di vista di un ragazzo di vent’anni che fa dell’arte la sua valvola di sfogo, e del suo sfogo la forza per andare avanti. È un continuo oscillare tra folli flussi di coscienza, come in Non mi disturbare, e pensieri scritti in maniera libera e sciolta dalla classica scrittura in rima.
Non Mi Disturbare, il tuo ultimo pezzo rilasciato sugli store digitali il 22 Febbraio. Il singolo è stato pubblicato ieri su YouTube, con un video che racconta un viaggio notturno molto particolare. Potresti spiegarcelo?
Più che video lo definirei un film in miniatura. E’ curato davvero in ogni minimo dettaglio. Racconta una città che di notte si spoglia e fa vedere i suoi lati più nascosti, è un ritratto di ciò che il buio nasconde nelle metropoli. Non è il primo video che ho fatto, ma è stata un’esperienza davvero inedita.
Quali sono i progetti futuri di Don Said?
Ho tantissimi progetti, dai singoli a un disco, fino a portare la mia musica dal vivo ovunque. Per ora non dico nulla, ma abbiamo già tante belle cose in cantiere.
Non ci resta dunque che seguire Don Said e aspettare le sue prossime uscite. Nel frattempo, godetevi il video di Non mi disturbare.