La serie Netflix Russian Doll segna un importante svolta per la vita di Nadia. Al suo 30° anno di vita si ritrova continuamente catapultata al passato.
Russian Doll è una serie televisiva statunitense tutta al femminile nata dal progetto di Natasha Lyonne, Amy Poehler e Leslye Headland. La prima stagione formata da otto episodi è stata rilasciata dalla piattaforma streaming Netflix ed è diventata celebre grazie al passa parola dei suoi spettatori.
ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler!
L’intreccio e la trama non sono nuovi al pubblico. E’ infatti evidente il richiamo al film Ricomincio da capo (1994) con Bill Murray. A incuriosire gli spettatori è il continuo ritorno al giorno del trentesimo compleanno di Nadia Vulvokov interpretata dalla co-creatrice della serie Natasha Lyonne.
Mentre la trama incuriosisce e permette allo spettatore di restare incollato allo schermo ciò che sfugge è il finale di stagione della serie che ha destato non poche critiche da parte degli utenti della piattaforma Netflix.
A chiarire questo banale intreccio è proprio la protagonista e co-sceneggiatrice Natasha Lyonne. Natasha ha rivelato che il senso di incomprensione e dubbio che scaturiscono dal finale di stagione sono proprio le reazioni che si aspettava di ottenere dal pubblico. Il fatto che Nadia e Alan ora siano intrappolati in due mondi paralleli apre la possibilità ad un eventuale seconda stagione.
Natasha Lyonne ha dichiarato: “Alla fine della stagione non diciamo ‘ora sono immortali’ ma supponiamo che quei personaggi moriranno. Si sono fermati o hanno ampliato le loro menti? Non c’è una singola realtà. Questo ha un significato per loro oppure no? Perché una parte della coppia ne è a conoscenza e l’altra no? Cosa significa, che sono destinati a fallire o che possono raggiungere lo stesso obiettivo insieme? Le possibilità sono infinite”.
Nadia e Alan hanno fatto i conti con il proprio dolore e la propria solitudine. In questi mondi ambivalenti dovranno aiutarsi a vicenda e riscoprire il senso di empatia, che da sempre li ha abbandonati a causa delle decisioni sbagliate che hanno intrapreso nel loro percorso di vita. La scena finale in cui Nadia e Alan si ritrovano in questa parata surreale fatta di maschere e musica è il segno di uno passaggio, una zona transitoria da cui i due protagonisti ne escono sorridenti e felici.
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