Kevin Tod Smith rientra nella triste categoria di attori morti sul set. Da Brandon Lee, morto sul set de Il Corvo a Tyrone Power, stroncato da un infarto sul set, sono molti gli attori che hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio lavoro. Si tratta di morti che, se da una parte riconducono gli attori a una dimensione più umana e lontana dallo star-system, dall’altra fa sì che il decesso rimanga più impresso nella mente del pubblico.
Kevin Tod Smith, conosciuto ai più per aver interpretato Marte nelle due serie cult degli anni ’90 Hercules, Young Hercules e Xena, morì il 15 febbraio 2002 in un incidente sul set del film a cui stava lavorando.
Nato il 16 Marzo del 1963, Kevin Tod Smith arrivò alla recitazione quasi per caso. Dopo aver sognato per gran parte della sua vita di entrare nella squadra di rugby degli All Black, subì uno stop di quasi tre settimane a causa di una commozione cerebrale e durante questo periodo di inattività la sua fidanzata storica – divenuta poi sua moglie – lo iscrisse alle audizioni per un musical su Elvis Presley.
La passione per la musica unita all’esperienza maturata in moltissime rock band neozelandesi lo portarono a fare un provino per il ruolo di uno dei bodyguard, per poi ottenere quello principale. Per tre anni continuò a lavorare in ambito teatrale, affinando le sue capacità interpretative finché non ottenne una prima parte della serie neozelandese Gloss. Da quel momento in poi lavorò principalmente in televisione, approdando nel 1995 a Hercules, la serie che gli avrebbe regalato il ruolo che lo avrebbe reso noto al pubblico del piccolo schermo.
La sua interpretazione di Marte, in una delle serie di maggior culto degli anni ’90, gli aprì anche il circuito delle conventions, dove entrò in contatto con moltissimi suoi fan che rimasero molto colpiti dal suo carattere appassionato e allegro. L’amore incontrastato del fandom di Hercules gli permise di avere un seguito che, pur rimanendo di nicchia, non lo abbandonò mai. Partecipò anche allo spin-off della serie, Young Hercules, dove tornò a vestire i panni di Marte al fianco di un giovanissimo Ryan Gosling.
Il 6 febbraio 2002 Kevin Smith si trovava a Pechino, in Cina, per completare le riprese del film Warriors of Virtue: The Return to Tao. Un’opportunità di lavoro che l’attore neozelandese aveva colto al volo perché offriva la possibilità di lavorare con gli stuntman del film La Tigre e Il Dragone.
Le riprese di Warriors of Virtue volgevano ormai al termine quando, stando alle fonti presenti sul luogo, Kevin Smith precipitò da un’altezza vertiginosa. Le sue condizioni apparvero subito molto gravi, soprattutto per via di un bruttissimo trauma cranico. Venne condotto d’urgenza in ospedale, dove rimase in coma per quasi dieci giorni. Il 15 Febbraio 2002, senza aver mai più ripreso conoscenza, Kevin Smith si spense. La moglie Suzanne e i genitori Geoff e Yvonne rimasero al suo capezzale fino alla fine.
La vita di Kevin Smith si spense quando all’orizzonte gli si affacciava la prima grande opportunità della sua carriera. Nel Marzo dello stesso anno, infatti, avrebbe dovuto prendere un aereo per le Hawaii e raggiungere il resto del cast per iniziare la lavorazione del film L’ultima Alba, con Bruce Willis. Sarebbe stata la prima, vera grande occasione per Kevin Smith, soprattutto perché gli avrebbe permesso di far conoscere il suo nome anche nell’industria cinematografica statunitense.
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