La caotica nascita di Natural Born Killers, uno dei film più dissacranti e convulsi degli anni '90. Prima strappato e "rubato" a Tarantino, e poi incubo di Oliver Stone, costretto a piegarsi dinanzi alle scelte della produzione.
Natural Born Killers, di Oliver Stone, è un film selvaggio e incalzante su una coppia che vive ai margini della società e in fuga dalla legge. Il film è forse uno dei più impegnativi degli anni ’90 ed è uscito in un momento in cui il PMRC – Parents Music Resource Center – cercava di debellare il “degrado morale” della musica e del cinema del tempo, operando una spietata censura. Stone spicca nel panorama cinematografico americano per la carica critica e sovversiva di tutti i suoi film. Natural Born Killers è forse l’opera stoniana che realizza al meglio l’obiettivo del regista di fare un cinema che sia “anti-americano“. L‘anarchia dei protagonisti, Mickey e Mallory Knox – Juliette Lewis e Woody Harrelson – si riflette anche sul film, che si ribella a qualsiasi registro stilistico tradizionale. Ma non sono solo la storia e lo stile a essere così convulsi…
Il passaggio dalla sceneggiatura alla realizzazione e al rilascio del film è stato tumultuoso e confuso quanto il prodotto finale.
Quentin Tarantino, che ha scritto le prime bozze della sceneggiatura, ha visto il suo lavoro snaturato per adattarlo agli ideali cinematografici di Stone. Lo stesso Stone si è dovuto piegare a tagliare il film in vari punti per assicurarsi la valutazione necessaria ad andare in sala. Quando finalmente il film è uscito, nel 1994, Tarantino ha fatto di tutto per distruggerlo, criticando il messaggio troppo esplicito e paragonando Stone a Stanley Kramer, per i messaggi moralizzanti dei suoi film. Stone ha considerato l’esplosione di Tarantino inopportuna e fuori luogo per la sua posizione nell’industria. Il regista cercò di difendere la propria posizione e concezione del cinema, quasi un «codice samurai con cui vivere».
Il taglio originale del film era ancora più caotico ed eccessivo della versione finale. L’MPAA – Motion Picture Association of America – lo aveva ritenuto troppo inquietante per essere proiettato sotto la categoria R – Restricted Rating. Ma l’intenzione del regista era proprio quella di realizzare un film scioccante e perciò, adeguarsi agli standard MPAA fu tutt’altro che semplice. In totale, si dice che Stone abbia fatto 155 diversi tagli e varie rielaborazioni. Il regista rimase decisamente scontento delle modifiche, che cambiavano profondamente il ritmo del film e così, nel 2009, fu rilasciata una versione Unrated, incensurata ma non approvata.
La sceneggiatura originale di Quentin Tarantino, non era incentrata sulla coppia Mickey-Mallory ma sul giornalista televisivo Wayne Gale.
Nel film Wayne Gale – Robert Downey Jr. – è un giornalista in cerca di notorietà che rende celebre la vicenda di Mickey e Mallory, dedicandogli un programma televisivo. Nella sceneggiatura di Tarantino – intitolata Thrill Killers – a lui veniva riservato un ruolo decisamente più importante. L’evasione di prigione della coppia restava il momento più intenso del film, ma il vero protagonista doveva essere Wayne Gale con la sua troupe televisiva. Tarantino infatti, facendo “di necessità virtù”, immaginava di girare la maggior parte delle scene in digitale – come se fossero riprese dalla troupe di Wayne Gale – e solo alcune su pellicola. Ciò sarebbe stato decisamente vantaggioso dal punto di vista economico.
Al centro della sceneggiatura di Stone il rapporto media-violenza.
Il messaggio di Natural Born Killers fu inghiottito dalla sua stessa polemica.
L’obiettivo di Stone era di riflettere nel film, l’interesse dei media e della società e verso casi come il processo O.J. Simpson e l’incidente tra Tonya Harding e Nancy Kerrigan durante il campionato statunitense di pattinaggio artistico del 1994. Il film invece, è stato inghiottito dalla sua stessa polemica, che ha messo in ombra il messaggio del regista. Tra i più accaniti accusatori il candidato presidenziale Bob Dole, che ha fatto una campagna contro il «mainstreaming della devianza» di tutta Hollywood e in particolare di Natural Born Killers, accusato di rendere «glamour» attività illegali e criminali, e di minare la società . A causa del suo contenuto violento, Dole non è stato in grado di finire di guardare il film, ritenuto una delle cause del degrado morale giovanile.
Per realizzare una delle scene più violente, Juliette Lewis ha realmente rotto il naso di Tom Sizemore!
Secondo la produttrice Jane Hamsher, nella scena in cui Juliette Lewis colpisce Tom Sizemore nella cella, gli rompe davvero il naso. Hamsher scrive che la Lewis si è addormentata durante le riprese e quando si è svegliata era così euforica che ha rotto il naso del suo collega. Anche se qualcuno sul set ha richiesto che si prestasse assistenza medica a Sizemore, Stone ha risposto: «Non ci fermiamo, andiamo!»
Il film non è stato criticato solo per i contenuti violenti, ma anche per la presenza di pubblicità subliminali della Coca Cola.
Stone scandisce i suoi momenti più caotici con estratti delfamoso spot della Coca Cola con gli orsi polari. I rappresentanti della Coca Cola, che inizialmente avevano acconsentito, pensavano che lo spot sarebbe andato in onda quando Tommy Lee Jones guarda il Super Bowl in televisione. Quando videro il film finito, i dirigenti si infuriarono per l’apparizione nel film, di fotogrammi tanto brevi, da poter essere considerati pubblicità subliminale.
Sebbene la sceneggiatura finale sia di Stone, si può che dire che Natural Born Killers abbia portato vantaggi maggiori a Tarantino che a lui…
Anche se il taglio finale non assomiglia neanche lontanamente all’originale, Tarantino ne ha tratto un notevole profitto, vendendo la sua sceneggiatura per 10.000 dollari e una parte dei profitti del film. Con quei soldi Tarantino ha comprato una Chevy Malibu rosso ciliegia. Solo un mese dopo la premiere di Natural Born Killers, Tarantino ha presentato in anteprima il suo Pulp Fiction, con Mia e Vincent a bordo della Chevy Malibu rossa.