Censura: 4 cult mutilati dalla televisione italiana

Molti film non sono arrivati in televisione, altri sono stati censurati durante la messa in onda. Ecco alcuni cult censurati dalla tv in Italia.

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La storia della censura nel cinema è probabilmente ben più lunga della storia del cinema stesso. La maggior parte dei film del passato, oggi ritenuti capolavori, sono stati interdetti ad una grande fascia di pubblico e spesso hanno affrontato lunghe cause legali.

Nonostante le sale cinematografiche siano oggi molto più libere di ieri (negli ultimi vent’anni sono state solo due le pellicole bandite), le emittenti televisive, nel trasmettere film o serie tv, non godono di altrettante libertà.

Di questi giorni sono le polemiche sul servizio pubblico per aver censurato il cult The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese in alcune scene riguardanti sesso e droga. In quel caso i tagli sono stati effettuati in maniera superficiale, tanto da spingere molti telespettatori a cambiare canale. Nel mirino dei neo-censori sono entrati molti dialoghi su tematiche sessuali, alcune scene come quella della “candela anale” e la scena del Quaalude.

Cult mutilati in televisione: ecco 4 casi di censura clamorosi:

I Segreti di Brokeback Mountain

Nel 2008 fu trasmesso su Rai 2 I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee. Il film, com’è noto, parla di due cowboy (Jake Gyllenhaal e Heath Ledger) che si innamorano dopo un lungo periodo di isolamento sulle montagne. Tornati alla loro vita, continuano a fingere con le proprie mogli e le proprie famiglie. Il film, apprezzato proprio per trattare la tematica omosessuale in maniera libera e non stereotipata, fu censurato in due parti durante la sua messa in onda.

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Le regole del delitto perfetto

Il tema omosessuale è ritenuto tabù per la televisione italiana. Nel 2016 ci fu una censura sistematica su tutte le scene omosessuali nella serie tv americana Le regole del delitto perfetto. Politica, associazioni e mondo dello spettacolo inscenarono una forte protesta, tanto da costringere l’allora Direttore della Rai a formulare scuse pubbliche.

How I Met Your Mother

Se la Rai non ha spesso dimostrato di essere “illuminata”, anche la Mediaset non è stata da meno. Una delle accuse che spesso è rivolta verso la televisione della famiglia Berlusconi è quella di aver sistematicamente censurato gli anime giapponesi ed i cartoon americani per adattarli alla fascia protettissima.

Un caso del tutto politico avvenne con la messa in onda di How I Met Your Mother, serie tv americana di successo. In un episodio viene formulata la seguente battuta proprio su Silvio Berlusconi: L’Italia non ha bisogno di un’altra cosa rugosa, rossa, incontinente e che puzza di alcool e farmaci. Hanno già Silvio Berlusconi. Nel doppiaggio la frase venne resa con L’Italia ha già abbastanza problemi con chi governa il paese.

La Dolce Vita

Molti film non hanno trovato posto nella televisione italiana per via del loro rating (con gli anni sistematicamente abbassato). Altri sono trasmessi ancora oggi solo in seconda serata e quelli che passano in prima serata sono fortemente criticati. Ultimo Tango a Parigi, trasmesso ultimamente in versione integrale da Rai 2 in prima serata è stato osteggiato da alcuni commentatori.

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Altri film erano destinati alla televisione, ma le pressioni politiche ne hanno evitato la messa in onda. Caso famoso è quello de La Dolce Vita di Federico Fellini del 1960. Nonostante fosse programmato un passaggio in Rai, l’alone di scandalo che si creò intorno al film ne bloccò la diffusione.

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