La tragica storia di Philip Seymour Hoffman: un vuoto incolmabile

Sette anni fa, all'età di 47 anni, moriva il celebre attore americano Philip Seymour Hoffman, ennesima vittima dell'eroina, nel mondo dello spettacolo.

Philip Seymour Hoffman
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Sei anni fa, il 2 febbraio 2014, il corpo senza vita di Philip Seymour Hoffman veniva ritrovato senza vita nella sua abitazione di New York, a Manhattan, in Bethune Street.

Il corpo è stato ritrovato dallo sceneggiatore David Bar Katz, amico di Hoffman. L’attore sarebbe dovuto andare a prendere i figli – nati dalla relazione con la costumista Mimi O’Donnell – a scuola ma non si è presentato e questo ha fatto insospettire amici e parenti. Lo stesso Katz ha dichiarato, più tardi, di averlo visto abusare di droghe la sera prima. Poco dopo la triste scoperta: il corpo di Hoffman si trovava a terra esanime con il laccio emostatico intorno al braccio e la siringa ancora attaccata. A causarne il decesso sarebbe stato infatti, un mix di eroina, cocaina e benzodiazepine. Gli inquirenti hanno trovato nel suo appartamento una cinquantina di bustine con la scritta “Ace of Spades” contenenti eroina, molte siringhe usate e altre buste con polvere bianca all’interno.

I primi problemi giovanili con la droga e la ricaduta nel vortice della depressione e della dipendenza.

Philip seymour hoffman

Nei giorni successivi alla morte sono state molte le dichiarazioni di chi lo aveva incontrato di recente. Philip Seymour Hoffman era stanco, intontito, come ubriaco; molto trasandato, con i vestiti larghi, la barba incolta, gli occhi persi nel vuoto. Nei diari ritrovati dalla polizia, emerge la frustrazione dell’attore al pensiero di essere ripiombato nel tunnel della droga, che quasi certamente lo avrebbe ucciso. Hoffman infatti, già in giovane età aveva avuto problemi di dipendenza da droga e alcol, ma era riuscito a disintossicarsi e a mantenersi sobrio e pulito per ben 23 anni! Negli ultimi anni, invece, aveva ricominciato prima a bere e poi a prendere droga, come l’eroina che gli è stata fatale.

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Hoffman si era dato alla recitazione per caso, dopo un infortunio sportivo… La miriade di premi vinti dimostra come, non sempre, tutti i mali vengano per nuocere…

Da adolescente Hoffman era un grande sportivo, fino a quando un infortunio avuto durante un incontro di wrestling, non gli ha impedito di continuare. Hoffman ha continuato a seguire le competizioni sportive da tifoso, trovando una nuova valvola di sfogo nella recitazione. Dopo gli studi teatrali, Hoffman si diploma alla Tisch di New York nel 1989 e debutta al cinema due anni dopo in Triple Bogey on a Par Five Hole film indipendente del “genio incompreso” Amos Poe. Il debutto da “professionista” avviene invece nella celebre serie tv Law & Order, nell’episodio The Violence of Summer, nel quale è un imputato per stupro.

Dal sodalizio con Paul Thomas Anderson al Premio Oscar

Philip Seymour Hoffman

L’incontro determinante nella vita di Philip Seymour Hoffman è quello col grande P. T. Anderson che lo sceglie nel 1996 per Sidney  e poi gli dà un importante ruolo in Boogie Nights. Da allora apparirà in tutti i film del regista (ad eccezione de Il petroliere). The Master gli fa vincere la Coppa Volpi a Venezia una nomination all’Oscar. Il grande pubblico lo conosce e apprezza soprattutto per la recitazione ne Il Grande Lebowsky dei fratelli Coen. Da allora la carriera è tutta in discesa e i grandi registi fanno a gara per scritturarlo: recita in Ritorno a Cold Mountain, Quasi famosi, La 25ma ora. Con Bennett Miller che lo dirige in Truman Capote: a sangue freddo arriva finalmente il Premio Oscar come miglior attore. Hoffman, nella sua breve vita, ha interpretato ben 63 ruoli!

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Una fine prematura e inaspettata che ci ha privato di uno dei più grandi attori della sua generazione. Un vuoto incolmabile da riempire.

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