Chadia Rodriguez: l’esordio col botto della prima trap girl italiana

Chadia Rodriguez
Chadia Rodriguez nel video di Sarebbe comodo, diretto da Fabrizio Conte, su Youtube dal 14 gennaio 2019 - Credits: rivistastudio.com
Condividi l'articolo

Per chi da tempo invocava a gran voce la presenza di una figura femminile nell’andron della scena trap italiana, il 2019 si apre con il fenomeno Chadia Rodriguez.

Capiamoci, Chadia Rodriguez non è la sola. Ma è sicuramente la prima capace di emergere dall’immenso calderone trap che – diciamolo – il più delle volte abbiamo difficoltà a distinguere dalla trash music.

Tornando a noi: Chadia Rodriguez e il suo album di debutto “Avere 20 anni”.

Classe 1998, per metà marocchina e per metà spagnola, Chadia Rodriguez è la nuova scommessa di casa Sony. Bella e disinibita, per il suo battesimo discografico la giovane trapper può contare su due padrini d’eccezione: Big Fish e Jake La Furia. Adeguandosi pedissequamente ai canoni della scuola trap, nei brani di Chadia ritornano quelli che sono i topos tipici del genere: soldi, sesso, culi, Gucci (anzi, Prada), droga. Quello che è diverso, è la prospettiva, questa volta tutta al femminile.

Ad uno spavaldo Tony Effe che nei testi della Dark Polo Gang fa vanto di tutte le “bibbi” che rimorchia, si contrappone la maneater Rodriguez, che colleziona uomini come fossero figurine e non ha paura di mostrare il suo corpo: Quanti hanno scritto il mio nome nei loro tattoo/ Io amo tutti però amo me stessa di più, canta in Fumo Bianco. Una canzone che richiama, con qualche sfumatura, Ninna Nanna di Ghali. Insomma, la figura della donna nella trap music non è più confinata alla pischelletta ingenua e innamorata a cui si rivolge SferaEbbasta in Cupido: con Shadia le ragazze sono cazzute, consapevoli del proprio sex appeal e fiere della propria ritrovata (n.b. nella trap music) emancipazione.

LEGGI ANCHE:  Trap, la bizzarra storia vera che ha ispirato il film di Shyamalan

Non ha bisogno di un uomo al suo fianco, o meglio, non di uno solo.

Chadia non piange perchè non rovina il suo mascara nero, sottolinea in Bitch 2.0. In quasi tutto l’album Chadia sembra rifiutare ogni fraglità, dipingendo se stessa come una super donna che non deve chiedere mai: un grido di moderna indipendenza, che ha fatto sì che orde di ragazzine si rispecchiassero nel personaggio, postando frasi delle sue canzoni qua e là sui social media.

Questa bella maschera di wonder woman dietro cui si cela la Rodriguez sembra svanire in Sarebbe Comodo, il pezzo forse più intimo e autobiografico dell’ep. Nel video viene mostrata una Chadia diversa: niente allusioni, nessuna posa provocante; solo una giovanissima ragazza costretta a fare i conti col suo passato (un padre violento e un trascorso come spogliarellista, sembra accennare in 3G) mentre versa lacrime amare, con una miriade di pistole puntate alla testa.

Ed è forse anche per questo che Sarebbe Comodo è il pezzo più apprezzabile dell’intero Ep.

Qui non ricorrono le solite menate da sbarbini prepotenti, non si fa manifesto della triade sesso-droga-cash tanto cara a Dpg, Ghali e soci, e se non fosse per il massiccio uso dell’auto-tune non riusciremmo a definirlo “trap” con tanta facilità. E’ un pezzo inaspettato, percepibilmente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, in cui la Rodriguez dipinge la sua vera immagine e non più un riflesso distorto e obbligato. Oltre al fatto che il brano è godibilissimo e la melodia entra in testa senza fatica dopo il primo minuto di ascolto.

LEGGI ANCHE:  Till Lindemann: Rammstein versione trap?

Nel complesso, Avere 20 anni è un buon prodotto.

Che dire, come esordio non c’è male. Parliamo di trap music, un genere che andrebbe ascoltato per divertissement, e senza chissà quali pretese. Chi si aspetta testi impegnati alla SxM dei Sangue Misto (per dirne uno) sta sicuramente sbagliando approccio ad un tipo di musica che andrebbe presa con più leggerezza. Comunque Chadia Rodriguez ha utilizzato con furbizia una formula che – dati i trascorsi del genere – sapeva fin da subito che avrebbe funzionato. Quindi in questo non c’è nulla di nuovo o di particolarmente sorprendente, se paragonato ai suoi colleghi maschili. Quello che colpisce in Avere 10 anni è quel quid in più che ai suddetti sembra mancare, un’ accento significativamente differente, quel misto di spavalderia e vulnerabilità nei suoi testi e nella sua voce che ci portano dire: Ok Chadia, il disco non è male. Ma ora stiamo a vedere cos’altro sai fare.

https://open.spotify.com/album/7Ju3QZO21OyVAg4W2TDokC
Avere 20 Anni – Chadia Rodriguez
Trap – 2019

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia sente, la Scimmia fa.