Il Sundance Festival ha proiettato ieri il disturbante documentario su Michael Jackson che ha ricevuto una standing ovation e suscitato scandalo tra pubblico e media.
Leaving Neverland. Da dove cominciare? Ci vogliono solo un paio di minuti per comprendere che il documentario di Dan Reed, lungi dall’essere un biopic, avrà conseguenze drammatiche sull’eredità di Michael Jackson.
Leaving Neverland, dal nome della favolosa residenza in California della popstar, ha suscitato l’attenzione mondiale dopo la sua proiezioni ieri sera al Sundance. Il pubblico del festival di cinema indipendente ha apprezzato molto il documentario e a fine proiezioni si è sciolto in un lungo applauso.
In un girato di quasi quattro ore, James Safechuck e Wade Robson, raccontano degli abusi sessuali subiti da Jackson rispettivamente all’età di dieci e sette anni, assistiti dai loro familiari. Robson incontrò Jackson a 5 anni, durante una competizione di ballo. Safechuck partecipò con la star ad una una pubblicità della Pepsi, prima di apparire in alcuni dei suoi video più celebri.
Una standing ovation accoglie Leaving Neverland al Sundance
Il docufilm ha sconvolto la famiglia Jackson, che promette una battaglia legale, così come i milioni di fan del re del pop comparso nel 2009.
Le prime reazioni già ieri sera, quando una ventina di loro si sono radunati fuori dall’Egyptian Theatre di Park City, che ha ospitato la proiezione, per protestare contro quella che definiscono una speculazioni sulla memoria di Michael Jackson. Scritte e striscioni contenenti parole come “Innocent” e “Seek truth” (“Cercate la verità ”) hanno infatti iniziato ad apparire durante la manifestazione del Sundance.
Uno dei nipoti della popstar, Taj Jackson, figlio di Tito dei Jackson Five, ha invece lanciato una campagna di crowdfunding per realizzare un film-risposta.
Taj prenannuncia rivelazioni esplosive su come Michael fosse stato per tutta la sua vita tradito, intrappolato ed estorto. Il film tenterà dunque di difendere la memoria dello zio.
Il progetto disputerà ciò che Taj afferma essere solo un’ accusa infondata sui rapporti dello zio con i bambini. Il ragazzo conta di riuscire a raccogliere 777.000 dollari e in meno di ventiquattro ore dal suo annuncio ne sono stati raccolti circa 30.000. L
Leaving Neverland si preannuncia il più sconvolgente film sull’ex re del pop.
Come prevedibile, anche la società che cura il business milionario della star, la Michael Jackson’s estate, ha parlato di “omicidio di un personaggio in stile tabloid” riferendosi a Leaving Neverland come offensivo e patetico e definendo spergiuri Robson e Safechuck.
Intanto HBO manderà in onda il docufilm negli Stati Uniti, mentre in Gran Bretagna sarà Channel 4 a trasmetterlo in due puntate.
Intanto è di soli pochi giorni fa la notizia di un possibile biopic su Michael Jackson, fortemente voluto dalla famiglia che potrebbe aver contattato Rami Malek per interpetare la popstar. Al momento, esisterebbe già una bozza di sceneggiatura che i Jackson avrebbero messo all’asta per i principali studios.
Le accuse di pedofilia contro Michael Jackson emersero per la prima volta nel 1993, e culminarono con l’assoluzione completa da tutti i capi di accusa nel giugno 2005. Dopo la sua morte tuttavia, nuove drammatiche testimonianze sono venute fuori.
Ora Leaving Neverland sembra destinato a diventare il documentario più sconvolgente sull’ex re del pop.