Una storia incredibile che vede al centro lo storico musicista Roger Waters.
Il cantautore e polistrumentista Roger Waters, cofondatore e membro storico del gruppo rock Pink Floyd, è anche un noto attivista politico. Sono famose le aspre critiche mosse negli anni, anche durante i live. Vedi alla voce «Trump is a pig» con tanto di busto del 45° presidente degli Stati Uniti d’America stampato sul fianco di un gigantesco maiale volante. Ma questa volta l’artista inglese è andato ben oltre la semplice parola.
Il tempo è relativo, lo abbiamo sperimentato tutti, e la percezione dei minuti, dei giorni e degli anni che passano può variare da persona a persona; per i piccoli Ayyub e Mahmud (7 e 11 anni), gli ultimi 5 anni devono esser sembrati un’eternità. Era il 2014 quando il loro padre, Abebe Oboi Ferreira, li aveva rapiti e portati con sé in Siria, dove voleva combattere con l’ISIS. Ed era dal 2014 che la loro madre, Felicia Perkins-Ferreira, non li vedeva, riuscendoli a contattare solamente in rarissime occasioni.
Successivamente, Abebe è rimasto ucciso in una battaglia del 2017. Dopo la perdita del padre, i due bambini sono stati affidati alla moglie belga dell’uomo che, un giorno, ha deciso di abbandonarli sul ciglio della strada. Trovati dalle Forze Democratiche Siriane, i due piccoli hanno vissuto negli ultimi mesi in un campo di prigionia, dove si trovano le famiglie dei combattenti dell’ISIS.
Un gesto incredibile.
Ora, è anche grazie a Roger Waters che Ayyub e Mahmud possono riabbracciare la loro mamma. Il bassista e cantante britannico ha affrontato tutte le spese affinché la famiglia si potesse riunire. Ha messo a disposizione anche il suo jet privato ed ha, inoltre, chiesto allo stato di Trinidad e Tobago di preparare la documentazione per il rimpatrio dei bambini.
«Sono davvero, davvero grata e vorrei poterli incontrare e abbracciare tutti assieme» ha dichiarato Felicia Perkins-Ferreira, parlando di coloro che hanno reso possibile il suo ricongiungimento con i propri figli.