Il capitolo più triste della storia della più grande popstar del Novecento, mai chiuso definitivamente, debutterà su schermo al Sundance Festival.
Leaving Neverland di Dan Reed debutterà all’edizione del Sundance Film Festival di quest’anno, che si terrà dal 24 gennaio al 3 febbraio 2019. Il docufilm in due parti, che verrà trasmesso da HBO e Channel 4 in primavera 2019, affronta la delicata e drammatica questione che vede Michael Jackson, il “Re del Pop”, accusato di una serie di abusi ai danni di minori perpetrati per anni proprio fra le mura di “Neverland”, la favolosa residenza in California della popstar.
Il “progetto” (così definito da Reed) è ben lontano dall’essere un biopic su Michael Jackson: della durata di quattro ore, sarà incentrato sulle testimonianze di due uomini, James Safechuck e Wade Robson, abusati sessualmente da Jackson rispettivamente all’età di dieci e sette anni. La pellicola sarà articolata sulla base delle interviste fatte ai due uomini e ai loro familiari, definite dal regista “sconvolgenti”. Lo stesso Reed ha sottolineato:
“Se c’è qualcosa che abbiamo imparato durante questo periodo della nostra storia, è che l’abuso sessuale è complicato da gestire, e le voci dei sopravvissuti devono essere ascoltate. C’è voluto un grande coraggio per questi due uomini per raccontare le loro storie e non ho dubbi sulla loro validità . Credo che chiunque guardi questo film vedrà e sentirà il peso emotivo degli uomini e delle loro famiglie e apprezzerà la forza necessaria per affrontare segreti tenuti nascosti per così tanto tempo “.
Gli amministratori del patrimonio di Jackson, John McClain e John Branca, e gli eredi hanno rilasciato un comunicato dichiarando deplorevole il comportamento del regista; hanno inoltre definito il documentario “un patetico tentativo di sfruttare e guadagnare sull’immagine di Michael Jackson”.
Nonostante le critiche, il film, inserito pochi giorni fa nella programmazione del Sundance, è ormai pronto ad uscire, e rischia didare il colpo di grazia ad una carriera leggendaria, quale quella del King Of Pop, ma sempre più vacillante a causa delle ombre che i mai cessati sospetti riguardo gli abusi hanno gettato e gettano su di essa.
Le accuse di molestie ai danni di Michael Jackson vennero fuori nel 1993, fino a culminare con il processo del 2005che vide Jackson assolto da tutti i capi d’accusa il 13 giugno dello stesso anno. Negli anni successivi alla morte della star, però, sono iniziate ad emergere nuove testimonianze; tra queste, anche quelle raccolte in Leaving Neverland, ormai potenzialmente uno dei documentari più sconvolgenti degli ultimi anni.