Il Cavaliere Oscuro (stasera su Canale 20 alle 21.05) è entrato nell’alveo dei film cult da vedere e rivedere. Sarà perchè è uno degli adattamenti più conosciuti ed apprezzati di Batman, sarà per l’iconica presenza di Heath Ledger, Il Cavaliere Oscuro è uno dei film su cui circolano più notizie e curiosità.
Grazie ad un’intervista al cast tecnico della produzione, possiamo raccontarvi ad esempio come nasce il famoso “trucco della matita”. In un meeting organizzato dalla mafia locale per uccidere Batman irrompe Joker offrendo i suoi “servizi”. Visto l’astio contro di lui, il villain riesce a tenere in equilibrio una matita sul tavolo e la fa scomparire conficcandola nell’occhio di uno dei presenti.
La scena che dura pochi secondi, ma abbastanza cruda da rimanere impressa, ha richiesto una grande preparazione e diverse prove per farla sembrare veramente realistica.
Scena della matita ne Il Cavaliere Oscuro: CGI o Montaggio?
Si è pensato in prima istanza, dopo aver letto il copione, di ricreare la matita in CGI. Il comparto visuale non aveva obiettato nulla in quanto non è impossibile ricreare una matita in CGI per pochi secondi, ma c’era un problema. Racconta Nick Davis, supervisore agli effetti visuali:
Non è difficile ricostruire una matita in CGI, ma abbiamo girato il film in IMAX e quindi destinato a essere proiettato su schermi molto grandi. Quando possibile abbiamo sempre cercato di evitare effetti in CGI non necessari perchè è impossibile riprodurli in IMAX.
Il trucco, quindi, risiede in un ottimo montaggio. Dice un produttore:
Alla fine della giornata abbiamo girato due volte: una volta con la matita ed una volta senza. Il montaggio ha fatto la magia.
Ma non è stata semplice neanche questa soluzione. Ci sono stati ben 28 tentativi su due tipi diversi di tavolo prima di riuscire ad ottenere la scena perfetta e – nel mentre – qualche tecnico ha rischiato anche di vedersi la mano bucata.
La scena della matita fu riconosciuta dalla censura americana come particolarmente violenta, per questo si decise di alzare il rating a PG-13 invece che a film per tutti. La decisione mandò su tutte le furie Christopher Nolan, nonostante fosse stato avvertito della possibilità dai suoi collaboratori.
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