Il 12 Dicembre al Cinema Caravaggio di Roma Piera De Tassis ha riunito stampa e rappresentanti dell’industria cinematografica italiana per presentare il nuovo regolamento dei David di Donatello. L’edizione numero 64 è in programma per la notte del 27 Marzo 2019, trasmessa in diretta da Rai 1. Ma prima di conoscere candidati e nomination, la neo Presidente De Tassis ha voluto presentare la sua Riforma.
David di Donatello: le novità radicali dell’edizione 2019
Riforma è un termine decisamente significativo, normalmente associato a eventi di portata storica. Ma è proprio questa la natura dei cambiamenti operati dal Consiglio direttivo e Piera De Tassis sul regolamento dei David di Donatello. Le nuove normative che regolano l’assegnazione delle candidature e dei premi seguono una linea di rinnovamento radicale. Ormai da anni, infatti, la cerimonia era funestata da accuse e polemiche feroci.
A Febbraio 2018 la sfida diventa esplicita. Ficarra e Picone, autori de L’ora legale – il film che tecnicamente ha conquistato il numero 1 al box office – rifiutano l’iscrizione ai David di Donatello, si rivolgono ai media e invitano platealmente la Presidente De Tassis a riscrivere le regole del gioco. La sfida non cade nel vuoto. Al contrario, il Consiglio direttivo azzera la giuria di precedente, per illustrare oggi un regolamento più trasparente, efficace e moderno, rinnovato in ogni singola sezione.
Le cifre mostrano chiaramente la misura del cambiamento: da 2148 a 1559 giurati, composti per l’80% da “Candidati e Vincitori” delle precedenti edizioni e per il restante 20% dalla nuova giuria denominata “Cultura e Società”.
E’ in questa seconda giuria che la volontà di rinnovamento diventa concreta. Scompaiono infatti quasi 1000 rappresentanti del gruppo precedentemente noto come “Spettacolo, cultura e società”: una giuria fin troppo eterogenea, che raccoglieva i più diversi professionisti dell’industria cinematografica, dai coiffeur ai giornalisti di spettacolo. Secondo una grande tradizione italiana: pare che qui si annidasse il meglio di quelle logiche clientelari, tra cui raccomandazioni, favoritismi e segnalazioni di familiari, amanti e amici degli amici.
Trai nuovi membri della giuri “Cultura e Società” ci sono 119 Absolute Beginners, che voteranno per la prima volta nell’edizione 2019. E se qualcuno lamenta la scarsa importanza di critici e stampa nell’assegnazione dei premi: la Presidente De Tassis ha sottolineato come i David di Donatello siano chiamati a rappresentare l’intera filiera produttiva del cinema italiano. Una mission ora ancora più chiara, che si esprime dalla formula “Il cinema vota il cinema”. Viceversa, non avrebbero ragion d’essere i Nastri d’Argento: ovvero i premi assegnati dall’SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani).
La Riforma dei David di Donatello cambia la composizione della giuria, ma soprattutto il lungo, articolato processo che va dall’assegnazione delle nomination ai premi. Solo le nomination sono oggetto di un doppio turno di votazione, regolato in ogni minimo dettaglio. Tra le novità più interessanti citeremo almeno il nuovo “David dello Spettatore”: un premio immune alla fragile, volubile natura umana, determinato in base all’assoluta obiettività di un dato. Dato che per altro non rappresenta il maggiore incasso, ma il maggior numero di spettatori in sala.
Si può dire che l’Accademia del Cinema Italiano e Piera De Tassis, Presidente e Direttore artistico da qui ai prossimi 3 anni, abbiano svolto un’operazione titanica. Un processo di rinnovamento che prende ispirazione dalle buone pratiche delle più importanti Istituzioni internazionali, nell’ottica di un vero cambiamento di paradigma.
Arriviamo così a un ultimo, fondamentale cambiamento: quello dei requisiti d’iscrizione dei film. I David di Donatello rispecchiano così le mutazioni del sistema produttivo e distributivo, con una speciale attenzione alle necessità di esercenti e gestori di sale cinematografiche. Già a partire dai David di Donatello 2019, sono ammessi tutti i film distribuiti in almeno 5 città italiane, per un minimo di 7 giorni. Dal 2020, sarà possibile ammettere anche determinate tipologie di film-evento, con una distribuzione limitata a 3 giorni feriali. Ma all’immancabile domanda sui film di produzione Netflix, la risposta è secca: il Consiglio direttivo dei David di Donatello continuerà ad escludere tutti i film che non prevedano distribuzione in sala.
A questo punto, non resta che aspettare l’annuncio ufficiale delle nomination per l’edizione 2019 dei David di Donatello. Quali saranno concretamente i protagonisti dei nuovi David? Per tutti gli aggiornamenti, continuate a seguirci.