Niente da dire, il progetto è senza dubbio una delle realtà sperimentali migliori da molto tempo.
Pugile è un progetto torinese costituito dai tre musicisti Matteo Guerra (batteria), Elia Pellegrino (console) e Leo Leonardi (basso, voce e synth).
Sappiamo benissimo come la nuova disponibilità musicale renda estremamente difficile emergere. In questo i servizi di streaming gratuiti hanno completamente stravolto l’utilizzo del medium quando prima le grandi etichette facevano il bello e il cattivo tempo sulla pelle degli artisti.
Tutta questa “liquidità” musicale ha portato una straordinaria ventata di aria fresca ad ogni genere. Tuttavia l’estrema sovrapproduzione, quasi bulimica, di nuovi artisti ci ha consegnato anche delle cose decisamente trascurabili, il più delle volte.
Pugile non rientra in queste premesse. Il secondo loro lavoro Icariam, è un grosso punto a loro favore soprattutto per il fatto di riuscire in un’operazione difficile: unire sperimentazione e classicismo compositivo in maniera veramente convincente, proprio come sound design. Ci hanno decisamente sorpreso.
Mentre la prima produzione Ground Zero passa in maniera abbastanza asettica, La trama di Icariam è variegata, non lineare, ha spunti colorati, unisce lirica a basi intriganti e strizza l’occhio anche più a Oriente (Mathila Ya Mulvi) e al jazz spiccatissimo (Morning Mantra).
Menzione d’importanza alla voce/cantato di Leonardi, molto suggestiva con un timbro vocale veramente singolare.
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