«Prima c’è stata la tv, poi il colore. Ci si muove molto lentamente. Con internet puoi essere aggiornato in ogni momento. È il più grande cambiamento della storia televisiva.»
Così il 22 ottobre 2015, Reed Hastings, fondatore di Netflix, annunciava il lancio della piattaforma pay in Italia. Un anno dopo, lo seguiva a ruota Amazon, inaugurando il servizio Amazon Prime Video.
Tre anni dopo, le piattaforme di videostreaming a pagamento, stanno per sfondare il muro della pay tv tradizionale (Sky e Mediaset). In Italia gli abbonati a quest’ultima sono sempre stati circa 6,5 milioni. Piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video – ma anche Timvision, Now Tv (Sky), Infinity (Mediaset), Eurosport Player – hanno già raggiunto e superato i 5 milioni di abbonati. E si tratta di una crescita esponenziale: solo nell’ultimo anno, gli utenti sarebbero raddoppiati. A comunicarlo è EY con uno studio sponsorizzato tra gli altri da Sky, Mediaset, Discovery e Vodafone. Fra giugno 2017 e giugno 2018 gli abbonati sono passati da 2,3 a 5,2 milioni.
L’Osservatorio Agcom conferma. Nel settore televisivo, da giugno 2017, si è riscontrata una contrazione degli ascolti per la Rai, che scende al 33,3%, e per la Mediaset, 33,7%. Nello stesso periodo risultano in flessione anche le quote di Comcast (Sky Italia) e Discovery. Il trend fa pensare a un imminente pareggio di abbonati con le piattaforme di videostreaming online. Oltre al numero degli abbonamenti c’è anche da guardare al computo totale degli utenti (più di uno per ogni abbonamento). In questo caso si passa da 4,3 a 8,3 milioni di utenti. Se a questi dati uniamo quelli relativi alla parte free (Youtube, Raiplay, Mediaset Play) scopriamo che 23,8 milioni di italiani guardano video on demand.
In testa ovviamente Netflix…
I dati relativi ai singoli operatori restano sconosciuti ma, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe Netflix a guidare la riscossa della tv on demand. Il merito non è certo da attribuire solo al fantomatico algoritmo di Netflix. Le novità per gli abbonati sono state tante: dai film d’autore (anche premiati dalla critica) ai cinepanettoni; dai video musicali alle serie tv locali. Insomma, il catalogo di Netflix è in continuo aggiornamento e l’aumento del numero dei titoli è direttamente proporzionale a quello degli abbonati!