Divampano le polemiche tra il colosso dello streaming Netflix ed alcune associazioni di esercenti cinematografici. A rendere l’ambiente ancor più incandescente ci ha pensato Guillermo del Toro che, a sostegno della pellicola di Alfonso Cuaròn, infiamma la polemica dichiarando:
Secondo me Roma è, fin qua, il vero e proprio culmine della carriera di Alfonso. Quando l’ho visto per la prima volta gli ho detto. Questo non è solo il tuo miglior film, è proprio uno dei miei cinque film preferiti di sempre. Ma non montarti la testa perché è comunque al numero cinque.
Difficile contraddire l’ultimo premio Oscar; ed infatti Guillermo del Toro non sbaglia quando elogia la pellicola di Alfonso Cuaròn. Già in vista di Cannes, quando si paventava la possibilità di far partecipare il film alla kermesse francese, Cuaròn era entrato nel merito della polemica tra Netflix ed il Festival. La storia la conosciamo ormai bene. Di recente eravamo ritornati sulla notizia, ma l’ultimo aggiornamento vuole che Roma di Cuaron sarà anche al cinema. La pellicola dopo le tante polemiche uscirà nelle sale cinematografiche per tre giorni di proiezioni grazie alla Cineteca di Bologna, dal 3 al 5 Dicembre, mentre sarà disponibile per gli abbonati della piattaforma digitale Netflix dal 14 Dicembre.
Messico, 1970. Questa l’ambientazione della pellicola vincitrice del Leone d’oro per il miglior film alla settantacinquesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Roma è un quartiere medioborghese di Città del Messico dove, in quegli anni, coesistono la nuova ricchezza e la povertà assoluta. Il benessere ostentato dai nuovi ricchi si contrappone e cozza in modo drastico con la schiavitù dei nativi nullatenenti. Tutto convive in un sistema incoerente e contraddittorio ma coeso e simbiotico dove non tardano ad arrivare le tensioni sociali.