Venom –il film dedicato al simbionte più famoso di sempre con protagonista Tom Hardy– è stato un vero e proprio successo ai botteghini grazie ai suoi 541 milioni di dollari incassati. Il percorso per arrivare ad un traguardo così importante, però, non è stato dei più semplici, la creazione degli effetti speciali ha causato non pochi problemi agli addetti ai lavori.
Venom: Clint Eastwood e gli effetti speciali
Per creare il corpo di Venom, gli specialisti hanno dovuto basarsi sui movimenti di Tom Hardy mentre interpretava Eddie Brock e inoltre hanno usato come modello una controfigura molto più alta dell’attore. Fin qui ordinaria amministrazione. I veri problemi sono sorti quando è nato il bisogno di creare la lingua e il modo di parlare del villain. I tecnici sono stati per molto tempo a grattarsi il capo per tirare fuori una soluzione, fino a quando l’idea geniale non è venuta a galla.
Il supervisore degli effetti speciali Paul Franklin ha spiegato che la difficoltà maggiore consisteva nel ricreare una lingua ed una bocca che nei fumetti sono in costante movimento, ma grazie a Clint Eastwood tutto si risolse per il meglio:
Venom: Clint Eastwood e i denti stretti
“nei fumetti, Venom ha sempre la lingua fuori e la usa in innumerevoli modi e questo creò molti problemi agli animatori, che avevano il bisogno che il simbionte parlasse. Dopo molte prove, risolvemmo il problema copiando i movimenti di due grandi stelle del cinema: Jack Palance e Clint Eastwood che erano soliti recitare con i denti stretti. Pertanto, decidemmo di non tenere sempre la lingua visibile e la usammo solo per enfatizzare. In questo modo la lingua di Venom ebbe molto più impatto.”
Come si suol dire “si è fatto di necessità virtù”. E voi? Cosa ne pensate di Venom?
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