Il jazz di David Lynch e Angelo Badalamenti è ultraterreno, inquietante, disturbante. Insomma, proprio come dovrebbe essere.
Thought Gang è un progetto “jazz” formato da David Lynch e il suo collaboratore di sempre, Angelo Badalamenti. Trovate tutti i dettagli del progetto in questo articolo da noi dedicatogli. Ora è arrivato il loro album, registrazioni dal carattere immensamente inquietante, come è giusto che sia, trattandosi di David Lynch. La musica del duo è stata precedentemente descritta come “jazz”, ma è davvero difficile parlare di jazz qui.
Se infatti alcune tracce, ed in particolar modo la seconda, Logic and Common Sense, rispondono pienamente a questo stile, altre fanno tutto il contrario. Il caso è soprattutto della lunga (sedici minuti) composizione Frank 2000, una collezione di rumori e suoni sepolcrali che sembrano provenire da ovunque e da nessuna parte nello stesso tempo. Le altre tracce sono un po’ una via di mezzo, con accenti funk, lunghi passaggi recitati, rumorismo ben accetto, momenti di pura inquietudine tramutati in note.
In effetti sarebbero molto facile descrivere l’album dei Thought Gang: pensate all’equivalente in musica di Twin Peaks. Il che, attenzione, non significa parlare della musica di Twin Peaks, che è un’altra cosa. In questo disco si ritrova lo stesso carattere grottesco della famosa serie, che sembra essere sempre in bilico tra la normalità e la vita ultraterrena. I suoni vogliono essere extra-dimensionali, evocare un preciso approccio spirituale (la spiritualità è una costante nel lavoro di Lynch), e superare la realtà della musica canonica.
Ecco perché, se questo è jazz, lo si può immaginare come jazz suonato all’interno della loggia nera. Ossia, la famosa dimensione alternativa di Twin Peaks in cui albergano incubi, trasformazioni, paradossi, e tutto quanto altro c’è di strano nel mondo di David Lynch. L’album Thought Gang, di questo mondo, è ideale connubio ed espressione finale, arrivando un anno dopo il prosieguo della serie Twin Peaks. Un album da ascoltare, e comprendere, come parte integrante del lavoro del geniale regista.