Denis Villenueve è sicuramente uno dei registi più coraggiosi che abbiamo in questo momento. Non solo per la determinazione che ha avuto nell’addentrarsi in un’opera del genere, ma anche per il modo in cui è riuscito a inserire degli elementi inediti all’interno di un precedente capitolo intoccabile per i fan. Questa volta, L’ufficiale K, un Blade Runner appartenente alla polizia di Los Angeles, riporta in luce un segreto a lungo sepolto che ha il potenziale di far precipitare nel caos ciò che è rimasto della società . La scoperta lo porta a dover scovare Rick Deckard, mettendo luce una verità davvero sconvolgente. Inutile girarci troppo intorno. Blade Runner 2049 è un opera d’arte sublime, visivamente incredibile, che trova il perfetto connubio grazie alla fotografia di Roger Deakins, la migliore che sia vista negli ultimi anni. Una riflessione sull’identità , gestita in maniera naturale e con un occhio autoriale, in piena linea con la storia. Una fantascienza filosofica che solo un autore del genere poteva portare sul grande schermo. (qui la recensione)
Molti di voi lo conosceranno sicuramente per I Origins, uno dei film più famosi del regista Mike Cahill, ma è opportuno sapere che il suo precedente film è un concentrato di emozioni riuscito alla perfezione. La storia racconta di Rhonda, una studentessa d’astrofisica che nel bel mezzo della guida si sporge dal finestrino della propria auto. Il gesto inconsulto provoca un violento incidente in cui perdono la vita quattro persone. Accusata di omicidio, la ragazza trascorre quattro anni in carcere e una volta tornata in libertà incontra il musicista John, vedovo di una delle vittime, senza rivelare la sua vera identità e innamorandosene. Un film indipendente, che tratta in maniera veramente originale il senso di colpa, elaborandolo in una chiave fantascientifica. Una storia che fa riflettere e lascia domande, in maniera totalmente volontaria allo spettatore. Una fotografia non sempre eccellente, ma che in un paio di scene regala momenti davvero suggestivi. Una delle promesse più belle degli ultimi anni.