I miglior film di fantascienza dal 2000 ad oggi

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BLADE RUNNER 2049 DI DENIS VILLENUEVE

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Denis Villenueve è sicuramente uno dei registi più coraggiosi che abbiamo in questo momento. Non solo per la determinazione che ha avuto nell’addentrarsi in un’opera del genere, ma anche per il modo in cui è riuscito a inserire degli elementi inediti all’interno di un precedente capitolo intoccabile per i fan. Questa volta, L’ufficiale K, un Blade Runner appartenente alla polizia di Los Angeles, riporta in luce un segreto a lungo sepolto che ha il potenziale di far precipitare nel caos ciò che è rimasto della società. La scoperta lo porta a dover scovare Rick Deckard, mettendo luce una verità davvero sconvolgente. Inutile girarci troppo intorno. Blade Runner 2049 è un opera d’arte sublime, visivamente incredibile, che trova il perfetto connubio grazie alla fotografia di Roger Deakins, la migliore che sia vista negli ultimi anni. Una riflessione sull’identità, gestita in maniera naturale e con un occhio autoriale, in piena linea con la storia. Una fantascienza filosofica che solo un autore del genere poteva portare sul grande schermo. (qui la recensione)

ARRIVAL DI DENIS VILLENUEVE

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Ebbene sì. Denis Villenueve torna nuovamente in questa lista con una pellicola potente e malinconica. Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams). Mentre l’umanità vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte. Per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana. Villenueve sa di avere tra le mani un progetto ambizioso e decide, con molto coraggio, di giocare con elementi fondamentali come il montaggio, la narrazione, spostando l’attenzione su diversi livelli e riuscendo ad equilibrare il tutto con grande semplicità. Complice anche una sceneggiatura che riesce a farti entrare in sintonia sia da subito, caratterizzando, in maniera veramente notevole ogni singolo personaggio. Destinato a diventare un punto di riferimento all’interno del genere.

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ANOTHER EARTH DI MIKE CAHILL

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Molti di voi lo conosceranno sicuramente per I Origins, uno dei film più famosi del regista Mike Cahill, ma è opportuno sapere che il suo precedente film è un concentrato di emozioni riuscito alla perfezione. La storia racconta di Rhonda, una studentessa d’astrofisica che nel bel mezzo della guida si sporge dal finestrino della propria auto. Il gesto inconsulto provoca un violento incidente in cui perdono la vita quattro persone. Accusata di omicidio, la ragazza trascorre quattro anni in carcere e una volta tornata in libertà incontra il musicista John, vedovo di una delle vittime, senza rivelare la sua vera identità e innamorandosene. Un film indipendente, che tratta in maniera veramente originale il senso di colpa, elaborandolo in una chiave fantascientifica. Una storia che fa riflettere e lascia domande, in maniera totalmente volontaria allo spettatore. Una fotografia non sempre eccellente, ma che in un paio di scene regala momenti davvero suggestivi. Una delle promesse più belle degli ultimi anni.

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THE WHISPERING STAR DI SION SONO

the whispering star

L’umanita’ si è ridotta drasticamente, l’80% della popolazione è composta da robot e gli umani sono una specie in via d’estinzione. Machine ID 722 è un’androide, a bordo della Rental Spaceship Z. Con il computer di bordo viaggia da un sistema solare all’altro, consegnando pacchi agli umani: un cappello, una matita, vestiti. Per il suo lavoro raggiunge tanti pianeti, città e spiagge desolate. Non capisce perché gli uomini non scelgano il teletrasporto, ma è come se ricevere materialmente gli oggetti facesse battere il loro cuore. Una trama apparentemente semplice, ma carica di significato. Difficile accostare una pellicola del genere a un regista come Sion Sono, data anche la filmografia, ma The Whispering Star è la conferma di un autore carico d’inventiva, in grado di spaziare da un genere all’altro con una naturalezza a dir poco sorprendente. Probabilmente non a tutti piacerà, ma se vi lasciate trasportare vi troverete davanti a un’esperienza visiva straordinaria, che merita solamente di essere vissuta. (qui la recensione)