8 รจ lโottavo album in studio pubblicato dalla celebre band torinese.
Abbiamo giร affermato molte volte che il 2018 รจ un anno musicale caratterizzato da grandi nuove uscite, in Italia e nel mondo. Uno degli album italiani piรน attesi dellโanno รจ proprio 8, lโottavo album in studio dei Subsonica.
A quattro anni di distanza dallโuscita di Una nave in una foresta, i Subsonica tornano a comporre e scrivere insieme. Durante questa pausa di riflessione, tutti i membri della band hanno continuato a occuparsi di musica, portando avanti le proprie singole carriere. Gli album da solisti di Samuel e Boosta, intitolati Il codice della bellezza e La stanza intelligente hanno riscosso parecchio successo. Nel frattempo, Max Casacci partecipa allโinteressante progetto Deproducers, che include Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Vittorio Cosma.
โNon siete riusciti a bissare Microchip Emozionale!โ
Gli anni di attesa contribuiscono a elevare le aspettative, giร altissime, del pubblico nei confronti della band torinese. Come cantano ironicamente gli stessi Subsonica in Benzina Ogoshi, contenuta nellโalbum Eden del 2011, il confronto spietato con lโapice artistico, toccato nel 1999 con Microchip Emozionale, รจ sempre dietro lโangolo, pronto a sminuire ogni lavoro successivo della band. ร proprio partendo da questo presupposto che vogliamo iniziare la nostra recensione dellโalbum numero Otto dei Subsonica: il gruppo non vuole e non potrร mai bissare Microchip Emozionale.
8 contiene 11 brani con i quali i Subsonica ci propongono la loro attuale visione del mondo, fatta di diverse sfumature e interpretazioni. Troviamo canzoni in classico stile Subsonica, sia nei testi che nelle musiche, affiancate da pezzi piรน sperimentali e innovativi.
โI nostri anni hanno giร visto tutto
come occhi rossi nelle notti in bianco
tra luce piena e il buio piรน profondo
Ma adesso siamo quiโ
Lโalbum si apre con il beat pop-rock anni Novanta di Jolly Roger.ย La band sembra voler ripescare ritmi e sonoritร dal proprio passato per rassicurare e convincere i fan storici che lโattitudine del gruppo รจ rimasta la stessa.
Lโincubo vede la partecipazione di un ospite d’eccellenza, il rapper torinese Willie Peyote. La combinazione funziona bene e il testo รจ una riflessione malinconica, ricca di spunti interessanti.
Punto critico recupera le sonoritร tipiche dei Subsonica dei primi anni Duemila e le ripropone nel contesto contemporaneo. Il risultato รจ un brano che convince sin dal primo ascolto, ma non riesce a sorprendere. I fan storici vengono cosรฌ proiettati per un istante nel passato, dove ritrovano la freschezza e lโenergia di Amorematico e Microchip Emozionale, ma la sensazione svanisce in fretta, al brano manca qualcosa e ciรฒ non permette di fare quel salto che trasforma un ottimo pezzo in una canzone indimenticabile.
La traccia successiva, intitolata Fenice, รจ quella che piรน di tutte si ispira al passato.ย La base e le melodie vocali ricordano a tratti Aurora sogna e a tratti Colpo di pistola.
Al primo ascolto, quando comincia il ritornello, verrebbe voglia di cantarci sopra โTi farรฒ male piรน di un colpo di pistolaโ.
Con il brano Respirare si passa invece a un pop leggero italiano, meno intenso, ma estremamente orecchiabile. Non si puรฒ non collegare questo pezzo ai successi pop incisi da Samuel durante il recente periodo di pausa.
Torniamo poi a ritmi piรน coinvolgenti e rapidi con il singolo di lancio Bottiglie rotte. Il pezzo รจ movimentato e compie il suo dovere, facendo da apripista allโalbum con il supporto di un originale videoclip.
Con Le onde, dedicata allo scomparso amico Carlo Rossi, e Lโincredibile performance di un uomo morto i Subsonica sembrano iniziare davvero a guardare avanti, sperimentando e raggiungendo risultati musicalmente eccellenti. Queste due canzoni sono probabilmente quelle che meglio riassumono il lungo percorso di crescita artistica della band piemontese.
Merita una menzione anche lโottimo arrangiamento di Nuove radici, un mix di sonoritร differenti, sostenuto da una semplice, ma essenziale linea di basso.
I bassi e gli effetti delle tastiere di Boosta ci accompagnano poi verso i demoni e la tensione emotiva di Cieli in fiamme.
La bontร chiude il disco invitando a riflettere su un tema oggi piรน attuale che mai: cosa vuol dire essere buoni?
Un testo ricco di immagini suggestive, che dimostra ancora una volta lโestrema capacitร dei Subsonica di rappresentare in parole il mondo, attraverso versi descrittivi che sembrano fotografie.
Questo album รจ un mix eterogeneo di idee, suoni e influenze artistiche dei diversi componenti della band.
Il risultato รจ un lavoro dall’ottimo livello tecnico, che si presta perfettamente all’esecuzione dal vivo. Molti brani hanno il potenziale per diventare singoli di successo. Manca perรฒ quel fattore in piรน, giร citato parlando di Punto critico, che puรฒ permettere a un disco di conquistare per sempre il cuore dei fan.
Torniamo quindi al punto iniziale.ย No, i Subsonica non potranno mai bissare Microchip Emozionale, ma ciรฒ non vuol dire che non possano realizzare altri grandi album.
In quest’ottica,ย 8 sembra piรน un’opera di passaggio in una fase di transizione. Forse non lascerร il segno, ma rimarrร comunque un riferimento importante per l’evoluzione del gruppo torinese.
Nei suoi suoni si riflettono il passato, il presente e probabilmente il futuro di una delle migliori band italiane degli ultimi vent’anni.